X-Men ’97, il capo sceneggiatore si difende dalle accuse di whitewashing e di “tradimento etnico” da parte di alcuni fan.
Una delle serie animate più amate dai fan di lunga data della Casa delle Idee è senza dubbio X-Men: The Animated Series (trasmessa in Italia con il titolo Insuperabili X-Men). Lo show, composto da 76 episodi andati in onda dal 1992 al 1997, ha contribuito a rafforzare la popolarità dei mutanti guidati dal Professor X prima ancora della saga cinematografica iniziata nel 2000 con il primo film di Bryan Singer. Durante il Disney+ Day, i Marvel Studios hanno annunciato un revival della serie intitolato X-Men ’97, che uscirà nel 2023 e includerà diversi doppiatori originali che riprenderanno i loro storici ruoli.
Negli ultimi giorni, Beau DeMayo, capo sceneggiatore di X-Men ’97 e co-sceneggiatore del terzo episodio di Moon Knight, è stato accusato di aver cambiato l’etnia di un personaggio della serie animata. Un utente, infatti, si è scagliato contro DeMayo e i Marvel Studios per aver ingaggiato Gui Agustini nel ruolo del mutante brasiliano birazziale Roberto da Costa alias Sunspot. L’attore, pur essendo di origine brasiliana, ha un colore della pelle più chiaro di quello del personaggio, e ciò ha innescato i commenti sul presunto whitewashing del mutante.
In risposta a un altro utente che ha minacciato di non vedere X-Men ’97 quando sarà disponibile su Disney+, il capo sceneggiatore ha scritto:
Non è una critica valida. È una critica poco informata e difenderò le mie decisioni e quelle della mia crew, che include diverse persone di colore che hanno vissuto lo stesso odio e le stesse difficoltà che hanno vissuto gli X-Men. Non sono giocattoli su cui discutere. È da ignoranti ed è una violazione della personalità individuale.
Al momento opportuno, ci saranno molti approfondimenti sulle decisioni che abbiamo preso e perché le abbiamo prese. Quando la Marvel mi darà il via libera, sarò molto franco e trasparente. Ma ora sento lo stesso profumo di coinvolgimento rabbioso che è troppo diffuso nella nostra cultura… dove individuiamo in modo miope una singola foglia caduta che non ci piace per qualche motivo e richiediamo che l’intera foresta sia bruciata per soddisfare la nostra indignazione e la nostra rabbia. Risparmiate lo stress e aspettate. Potreste restare sorpresi.
It’s not a valid criticism. It’s an uninformed one and I will defend my decisions and my crew — which includes several POC who have experienced the same hate and hardship that the X-Men do. They are not toys for you to debate. And I will not indulge fans believing that they are…
— Beau DeMayo (@beau_demayo) May 29, 2023
Un altro utente ha evidenziato che a suo avviso “essere brasiliani non è una razza” e che ci sono molti “brasiliani bianchi, brasiliani neri, brasiliani meticci, brasiliani indigeni.” Per questo motivo, DeMayo ha ammesso che le sue risposte sono state “mal formulate“, specificando di non potere rivelare troppi dettagli senza autorizzazione.
Dopo numerosi messaggi e risposte, DeMayo ha pubblicato un lungo post conclusivo per annunciare la temporanea chiusura del suo profilo:
Beh, ragazzi, mi dispiace dirlo. Questa pagina chiuderà per un po’ di tempo. Potrebbe essere una settimana. Potrebbe essere un anno. Non ho dormito. Do valore alle opinioni dei fan ma l’immensa quantità di odio che ho ricevuto nelle il 24 ore è veramente faticosa da sopportare, e in realtà rischia di andare contro quello che state cercare di fare dato che ora si è chiuso un punto di accesso perché devo pensare a proteggere me stesso.
Ho detto diverse volte che coloro che mi hanno parlato con rispetto saranno ascoltati, lo prometto. È un argomento emozionante. Mi scuso, succede. Ma è demoralizzante vedere coloro che hanno attaccato il mio corpo, il mio stile di vita, la mia intelligenza o che mi hanno definito un traditore etnico per un leak di cui non posso neanche parlare al momento.
Ora, solo perché appartengo a una razza o mi identifico con un’identità non significa che saremo sempre d’accordo. Diamo valore all’individualismo. Parte di quello che promuovo della rappresentazione è la possibilità che un individuo ha di raccontare la propria storia con la propria voce. Quindi se non mi piace particolarmente il Concilio Silente, non è la fine del mondo e attaccarmi o deridermi contrasta l’idea di elevare e ispirati nuovi creativi.
Well, guys, sad to say. This page will be going dark for a bit. Could be a week. Could be a year. I haven’t slept. Advocation matters. I value fan’s opinions but the sheer amount of vitriol in the last 24-hours is truly taxing, and actually risks working against what you’re…
— Beau DeMayo (@beau_demayo) May 30, 2023