The Batman

The Batman è un meraviglioso noir sul Cavaliere Oscuro: la recensione senza spoiler

Abbiamo avuto la possibilità di vedere “The Batman” in anteprima, e queste sono le nostre impressioni rigorosamente senza spoiler.

“La paura è uno strumento. Quella luce nel cielo non è solo un richiamo. È un avvertimento”

Questo giovedì uscirà nelle sale cinematografiche The Batman, l’attesissimo film diretto da Matt Reeves, un progetto in lavorazione ormai da anni (al punto in cui è stato per un periodo sviluppato per Ben Affleck). Grazie a Warner Bros. abbiamo avuto l’occasione di vedere il film in anteprima… e possiamo ammettere che ha ripagato tutta l’attesa con una spettacolare esecuzione, che vede Batman sotto esame come non lo è mai stato al cinema!

Andiamo con ordine, ricordandovi che prenderemo in esame la versione in lingua originale e che ovviamente non sono presenti spoiler di alcun tipo in questa recensione.

Ci si potrebbe dilungare parecchio sulla maestria tecnica, sulla regia di Reeves e la fotografia di Greig Fraser, che ci guidano attraverso questo viaggio e ci fanno sentire l’inquietante atmosfera di Gotham come non mai. Potremmo parlare del set design, gotico e urbano, spaventoso in un modo familiare ma contemporaneamente distinto da qualunque cosa possa esistere nella nostra realtà. Si potrebbe parlare delle fenomenali performance di Robert Pattinson (Bruce Wayne/Batman), Zoë Kravitz (Selina Kyle/Catwoman), Andy Serkis (Alfred Pennyworth), Jeffrey Wright (James Gordon), Paul Dano (l’Enigmista), Colin Farrell (Oswald Cobblepot/Pinguino), John Turturro (Carmine Falcone) e di chiunque altro sia presente nel cast. Potremmo soffermarci sull’azione, frenetica e stilizzata, mai prevedibile ma sempre appagante, o potremmo parlare dei costumi, della suspense, della caccia al serial killer in stile Fincher, colma di tensione e suspense, potremmo spendere ore a parlare del maestoso lavoro fatto da Michael Giacchino alla colonna sonora, destinata a diventare iconica forse quanto quella composta da Danny Elfman per i film di Tim Burton, ma tutto questo sarebbe superfluo in comparazione con l’aspetto più prominente del film: la cura posta al personaggio di Batman.

Il Cavaliere Oscuro di questo film è essenzialmente meraviglioso. Questo Batman è figlio di un approccio differente da quelli visti al cinema, ma ne conserva alcuni tratti essenziali che mantengono il personaggio iconico. È tormentato, ma nasconde un cuore eroico. È intelligente, forte, tremendamente abile, ma non infallibile. Il suo arsenale di gadget è vasto e sembra che abbia uno strumento per ogni possibile eventualità, ma solo un qualcuno di brillante e fisicamente formidabile come lui saprebbe farne buon uso. Il suo viaggio è appagante, ma non scontato, soprattutto nell’esecuzione.

Batman domina letteralmente ogni sequenza del film, è tutto raccontato dal suo punto di vista e possiamo percepire la sua sofferenza, i suoi dubbi, le sue incertezze ed il peso di questa enorme responsabilità. Tutto questo grazie ad un’interpretazione straordinaria di un Robert Pattinson in stato di grazia: anche quando indossa la maschera, riesce a veicolare un gran numero di emozioni, palesando allo spettatore lo stato d’animo di Bruce. Sono ormai anni che Pattinson si è consolidato come un eccellente attore e possiamo aggiungere The Batman alla lista delle sue straordinarie performance.

Ogni altro personaggio presente nel film ha modo di brillare, in momenti costruiti ad arte (ed inseriti con grande cura ed attenzione) per far brillare il grande cast a disposizione del film. Nonostante ciò, nessuno toglie mai il protagonista dalla luce del riflettore; semplicemente, la condividono assieme a lui, nonostante ognuno sia un’entità propria, dei personaggi costruiti in modo credibile e tridimensionale, dotati di una dignità incontrastata.

Il Gordon interpretato da Jeffrey Wright è quanto di più classico si possa richiedere dal personaggio: un poliziotto integerrimo, che naviga l’oscurità e la corruzione di Gotham con coraggio ed umorismo, un vero e proprio Watson per l’Holmes che è in questo scenario Batman.

L’Alfred di Andy Serkis è un perfetto assistente per Batman ed il guardiano (ma al tempo stesso figura paterna) che Bruce Wayne merita, anche quando il rapporto tra i due viene messo alla prova.

La Selina Kyle della Zoë Kravitz è una vera e propria forza della natura, affascinante e potente; la chimica tra lei e Batman è palpabile e la tensione tra i due scalda il cuore. Da questo punto di vista, la Kravitz si è rivelata una scelta perfetta per il ruolo, con una somiglianza a dir poco impressionante con la Catwoman di Batman: Anno Uno.

Una nota di merito anche a Carmine Falcone di John Turturro, un calcolatore e manipolatore esperto, un vero e proprio squalo, credibilissimo nel ruolo del più potente boss del crimine della città.

Continuando con le figure di Gotham, il Pinguino di Colin Farrell è viscido e astuto, uno spietato criminale in ascesa dotato di un grande carisma che lo rende un classico villain che si ama odiare. Il look del personaggio è a dir poco incredibile, una vera e propria trasformazione di Farrell resa possibile dall’ottimo lavoro del make-up Artist Mike Marino.

Infine, una delle maggiori sorprese del film: l’Enigmista di Paul Dano, forse il villain più spaventoso mai visto in un film di Batman: imprevedibile e acuto, violento e dirompente, sin dalla sua prima scena terrorizza e fa domandare come sia possibile che questo film sia PG-13 (in senso buono, anche se i più giovani potrebbero rimanerne scossi).

Il film prende costantemente ispirazione dalla controparte cartacea, ed è un chiaro e consapevole atto d’amore nei confronti della storia fumettistica del personaggio, senza però essere alienante per uno spettatore non appassionato. Da Anno Uno fino a Batman: Ego, passando per Il Lungo Halloween, Terra Uno e molte storie di Dennis O’Neil, lungo tutto il film sono presenti un gran numero di richiami e omaggi ad alcuni dei racconti più importanti sul Cavaliere Oscuro.

Questa pellicola è poi dotata di qualcosa che è spesso carente negli attuali grandi blockbuster tratti dai fumetti: stile. Ogni inquadratura, ogni azione compiuta dai personaggi, ogni svolta di trama, ogni set, tutto è mirato a farci immergere in questa dimensione unica, in questa città maledetta, seguendo la crociata impossibile di un eroe imperfetto in continua evoluzione, e contemporaneamente di un brav’uomo scolpito dal dolore.

Da questo punto di vista, Warner Bros. sembra aver capito gli sbagli del passato: Matt Reeves ha ricevuto ogni libertà creativa possibile e la produzione non ha mai interferito con lo sviluppo della trama. In questo modo, il regista ha avuto la possibilità di sviluppare esattamente ciò che aveva in mente, optando per una durata di circa tre ore, che fortunatamente non rappresenta un elemento negativo.

Il ritmo non è certo frettoloso, la pellicola si prende i suoi tempi per raccontare la storia e per sottolineare lo stato d’animo del protagonista, ma al tempo stesso non annoia, alternando nel migliore dei modi la progressione della trama con le scene d’azione (tra cui un adrenalinico inseguimento con la Batmobile).

La parola chiave di The Batman è “diverso“. Sin dalla scena d’apertura, si percepisce l’intenzione del regista di sviluppare un film completamente differente dal passato, sia a livello di tonalità – noir e cupe – che di sviluppo del protagonista.

In conclusione, The Batman è decisamente uno tra i migliori film live-action mai realizzati sul personaggio, ai livelli della tanto amata trilogia di Nolan, con però un approccio completamente differente che non si presta alla comparazione diretta con quanto fatto in passato, rimanendo unico, superbamente realizzato, di spessore, colmo di azione e suspense, prendendo sul serio la controparte cartacea e sfruttando il potenziale cinematografico al 100%. Un film completo, che lavora su ogni elemento messo in campo che abbia importanza per la trama, ed infine, getta un ponte per un sequel che ci fa trepidare per l’attesa, rimanendo però un’esperienza assolutamente appagante anche a sé stante.

The Batman

In The Batman, i due anni trascorsi a pattugliare le strade di Gotham nei panni del Cavaliere Oscuro (Robert Pattinson), per instillare terrore nel cuore dei criminali, hanno portato Bruce Wayne ad esplorare le zone d’ombra di Gotham City. Con solo qualche fidato alleato – Alfred Pennyworth (Andy Serkis), il Luogotenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra le numerose figure pubbliche e pubblici ufficiali corrotti, questo vigilante solitario si è fatto un nome tra i cittadini come l’incarnazione stessa della vendetta.

Quando un killer prende di mira l’elite di Gotham con delle sadiche macchinazioni seriali, una serie di criptici indizi portano il Miglior Detective del Mondo ad investigare tra gli inferi della malavita, dove incontra personaggi del calibro di Selina Kyle/Catwoman (Zoë Kravitz), Oswald Cobblepot/il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro), ed Edward Nashton/l’Enigmista (Paul Dano). Con degli indizi che indicano verso la sua storia personale, e con il rivelarsi della magnitudo del piano ideato dall’Enigmista, Batman dovrà stringere delle nuove relazioni, smascherare il colpevole e fare giustizia per gli abusi di potere e la corruzione, che da tempo affliggono Gotham City.