Tra poche settimane uscirà negli Stati Uniti il libro “MCU: The Reign of Marvel Studios” (non autorizzato da Disney) contenente oltre cento interviste con attori, produttori, registi e sceneggiatori coinvolti nella realizzazione dei film del Marvel Cinematic Universe.
Stando a quanto spiegato all’interno del libro, la Saga dell’Infinito non era così pianificata sin da subito come ipotizzano invece molti fan: la presenza di Thanos nella post-credit di The Avengers doveva essere semplice fan service, un richiamo ai fumetti e ad un “mondo più vasto”, in modo simile a quanto fatto dalla post-credit di Iron Man con Nick Fury.
Quando i Marvel Studios hanno notato l’incredibile risposta del pubblico a Thanos e le numerose teorie – anche considerando l’inserimento di una Gemma dell’Infinito – hanno iniziato a pianificare la macrotrama, spingendo persino James Gunn ad includere Thanos nel primo Guardiani della Galassia.
Tornando al 2015, lo stesso Joss Whedon aveva lasciato intendere che, quando ha inserito Thanos nella post-credit di The Avengers, non aveva piani concreti:
Sinceramente, l’ho buttato un po’ lì. Adoro Thanos. Amo la sua visione apocalittica, la sua storia d’amore con la morte. Adoro il suo potere, ma non lo capisco del tutto. Secondo me è il cattivo #1 di Marvel e ho pensato: non so cosa fare di Thanos. […]