Il primo giugno è uscito al cinema Spider-Man: Across the Spider-Verse, sequel del pluripremiato Spider-Man: Un Nuovo Universo (2018). Nel film Miles Morales (Shameik Moore) dovrà affrontare un esercito di Uomini Ragno provenienti da realtà alternative incaricati di proteggere il Multiverso.
Il film si conclude con uno scioccante colpo di scena finale, di cui vi riportiamo la spiegazione di seguito.
Durante il terzo atto scopriamo che Miles Morales ha inavvertitamente creato il villain La Macchia a causa della sconfitta di Kingpin nel primo film e dell’esplosione dell’acceleratore di particelle. E non è tutto; la Spider-Society lo accusa di essere “l’anomalia originale”, poiché il ragno radioattivo che gli ha dato i poteri non proveniva dalla sua dimensione e, dunque, lui non sarebbe mai dovuto diventare Spider-Man.
Nel fuggire da centinaia di Uomini Ragno che gli danno la caccia, Miles entra in un macchinario multiversale che lo riporta nel suo universo d’origine… ma il DNA che viene riconosciuto è quello del ragno, e quindi il protagonista viene spedito nell’universo a cui appartiene l’aracnide, ovvero Terra-42.
In questo mondo, Miles scopre che suo padre è morto e che sua madre è costretta a chiedere dei soldi allo zio, il criminale Aaron Davis. Quando quest’ultimo lo porta con sé, il giovane Morales scopre di essere finito in un universo nel quale non esiste Spider-Man e in cui il suo doppelganger è il pericolosissimo supercriminale noto come Prowler. Il film finisce con questo colpo di scena, in attesa del terzo film.
Il terzo capitolo della trilogia, inizialmente annunciato come “Parte 2” di questo film, uscirà al cinema il 29 marzo 2024 e porterà avanti la storia di Miles Morales, di Spider-Gwen e di tutti gli altri protagonisti.
Durante un’intervista con SFX Magazine, i registi Kemp Powers e Joaquim Dos Santos avevano paragonato il finale del film a quello di Star Wars: L’impero colpisce ancora (1980):