Spider-Man: Across The Spider-Verse

Spider-Man: Across The Spider-Verse è un capolavoro animato: la recensione senza spoiler

“Spider-Man: Across the Spider-Verse” (in uscita l’1 Giugno 2023), ci consegna consegnata una grande storia sull’Uomo Ragno, persino migliore della precedente.

Esattamente come il primo Spider-Man diretto da Sam Raimi – che si rivelò un vero e proprio gioiello – venne seguito da uno Spider-Man 2 che riuscì a riproporre ciò che venne amato nel primo capitolo, portandolo però al livello successivo, il vincitore del premio Oscar per il miglior film d’animazione Spider-Man: Into the Spider-Verse, viene seguito da uno Spider-Man: Across the Spider-Verse che riesce a superare il predecessore a tal punto in cui è legittimo chiedersi come Lord & Miller – le due brillanti menti dietro questo progetto – riusciranno ad alzare ancor di più l’asticella per il terzo capitolo, in uscita il prossimo anno

Spider-Man: Across the Spider-Verse è senza ombra di dubbio uno dei migliori esempi di utilizzo a pieno potenziale di qualunque elemento venga mostrato su schermo: è pura efficienza, condita però da montagne di stile che non risultano mai fini a loro stesse. La storia narrata è incredibilmente personale, ma la scala è immensa, sia visivamente che narrativamente. Lo spettatore viene ripagato in caso abbia già visto il capitolo precedente, ed inoltre rimane desideroso di scoprire cosa avverrà nel terzo capitolo, ma al contempo la pellicola è perfettamente in grado di reggersi sulle sue gambe.

Miles Morales è un Uomo Ragno degno delle migliori storie mai dedicate a Spider-Man (senza nemmeno tenere in conto chi si trovasse sotto la maschera), questo film ne è la conferma. Dopo la conclusione del primo capitolo, dove inizia a padroneggiare le sue abilità, qui si rivela incredibilmente capace e competente; in grado di ragionare, adattarsi e prendere decisioni rapidamente, ed è inoltre veramente simpatico per via del suo innato sarcasmo, sprigionato non appena indossa la maschera. Come Miles, i problemi della sua vita personale e le difficoltà nel gestire il suo tempo, dividendosi tra le sue responsabilità come protettore di New York, e la sua identità segreta figlio e studente quindicenne, finendo per creare situazioni a cui è facilissimo relazionarsi, come da tradizione per le storie più riuscite dedicate all’amichevole Spider-Man di quartiere.

Spider-Man: Across The Spider-Verse

In merito al suo ruolo, è importante tenere a mento che alla base del film, ci sono due visioni: quella legata all’essere genitori e quella legata all’essere figli. Ciò porta la pellicola all’essere incentrata sul conflitto ideologico ed anche personalmente diretto, tra il tentare di controllare la realtà (in quanto caotica ed imprevedibile) così da ridurre al minimo i rischi ed accettare con più serenità i preventivati lati negativi, ed il volerla vivere realmente, cavalcando l’onda degli eventi e scrivendo la propria storia, cambiando magari anche ciò che ci si aspetta debba avvenire.

Spider-Man: Across The Spider-Verse: i personaggi, da Miguel O’Hara a Spider-Gwen.

Ogni personaggio secondario ha un impatto di un certo peso sulla trama, tra cui citiamo assolutamente Gwen Stacy – una vera e propria co-protagonista, gestita divinamente, al punto in cui si arriva a desiderare un progetto interamente dedicato a lei già nei primi minuti del film – ma anche il tenebroso Miguel O’Hara, che ricopre quello che possiamo definire come un ruolo da vero e proprio antagonista principale nella pellicola, con delle motivazioni assolutamente comprensibili.

Quest’ultimo si dimostra spesso inquietantemente furente per via di una grande disperazione, ed in aggiunta abbiamo ovviamente il questa volta gioviale Peter B. Parker, che diventa padre dimostrando un importantissimo passo in avanti rispetto alla pellicola precedente, ma anche Jeff Davis, padre di Miles, che ritorna a cercare un modo per comunicare con il figlio, ed ovviamente anche Rio Morales, madre di Miles, a cui viene finalmente fornito un meritatissimo riflettore, che le permette di brillare, creando un sempreverde dramma tipico delle storie dell’Arrampicamuri, ma dimostrandosi al contempo una figura tremendamente positiva, spesso decisamente adorabile.

Non dimentichiamoci però dell’effettivo villain presente nella pellicola, La Macchia, che anche anche se viene qui presentato prevalentemente in uno stato preparatorio per il prossimo capitolo, lascia un impronta indelebile nella mente degli spettatori. Parliamo di un personaggio che viene presentato in chiave comica in maniera riuscitissima, ma che è in grado di trasformarsi in una delle più pericolose e spaventose minacce che qualunque Uomo Ragno si sia mai trovato ad affrontare.

Spider-Man: Across The Spider-Verse è visivamente incredibile.

Non si può poi non parlare del comparto visivo e dell’uso fatto dei diversi stili di animazioni che caratterizzano le diverse dimensioni, ognuna delle quali ha un suo stile di animazione unico: l’estetica di questo film è talmente pregna di un coraggio ed una creatività artistica difficilmente ritrovabile in film animati di questa portata, da far sembrare il visivamente meraviglioso primo capitolo, un ottimo banco di prova.

Ogni inquadratura potrebbe essere estratta per lasciarla appesa ad una parete, come la grande opera d’arte che è, ma tutto ciò viene anche sapientemente utilizzato per potenziare l’impatto narrativo, non solo per fornire all’occhio qualcosa di spettacolare. L’uso libero e scatenato delle pressoché infinite possibilità visive, viene mirato al rivelarci le peculiarità degli ambienti, mostrarci la vera natura dei personaggi, ed in particolare in una grande sequenza, all’amplificare le emozioni che ci vengono comunicate.

La gestione del fan-service.

In aggiunta, come anticipato dai trailer, il film è ricchissimo di citazioni, riferimenti, ma soprattutto apparizioni di personaggi legati alla mitologia di Spider-Man, anche nelle maniere più inattese.

Ciò che colpisce è che non appena si fornisce loro uno spazio che richiede spessore, questi si connettono perfettamente alle tematiche del film, senza risultare presenti soltanto per strizzare l’occhio ai duri e puri. Per ogni Spider-Rex, che suscita grande ilarità e ricorda allo spettatore che tutto è possibile nel vasto arazzo Ragno-Verso, c’è un Peter Parker di The Spectacular Spider-Man che fa valere la sua presenza, anche se breve (e di questo ne siamo felicissimi).

Come anticipato inizialmente, le nostre aspettative per questo film erano decisamente alte, ma sono state superate in maniera assolutamente brillante per quello che possiamo definire in tutto e per tutto come un capolavoro dell’animazione Marvel, nonché una delle migliori storie sull’Uomo Ragno mai portate al cinema.

Il 29 Marzo 2024, data di uscita del terzo capitolo, Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, non arriverà mai troppo in fretta.