Spider-Man 4, svelati nuovi dettagli sull’Avvoltoio di Sam Raimi, che sarebbe stato più spietato rispetto ai fumetti!
Nel libro With Great Power: How Spider-Man Conquered Hollywood during the Golden Age of Comic Book Blockbusters, scritto da Sean O’Connell (direttore generale di CinemaBlend) e contenente una dettagliata ricostruzione di tutte le trasposizioni cinematografiche e televisive dell’Uomo Ragno, sono stati raccolti numerosi retroscena inediti sugli adattamenti dedicati all’arrampicamuri.
Come molti di voi sapranno, nonostante il fallimento di Spider-Man 3 (2007), che ha incassato quasi 900 milioni di dollari ma non ha convinto critica e pubblico, Sam Raimi iniziò a sviluppare un quarto film su Spidey, che alla fine non entrò mai in fase di produzione. Tutto quello che rimane di Spider-Man 4 sono bozzetti, concept art e diversi dettagli: apparentemente Raimi abbandonò il progetto dopo le forti pressioni della Sony, che spinse per includere altri villain oltre all’Avvoltoio e per anticipare la data d’uscita, non concedendo al regista il tempo necessario per rifinire la sceneggiatura – per la quale ha collaborato con James Vanderbilt (Zodiac). A causa delle scadenze fin troppo opprimenti, tuttavia, Raimi non è riuscito a realizzare una storia veramente adatta rispettando i tempi della Sony (era intenzionato a realizzare il miglior film su Spider-Man di sempre), motivo per cui ha deciso di abbandonare il progetto, convincendo la major a procedere con il reboot di The Amazing Spider-Man.
In un capitolo del libro – che abbiamo acquistato e che stiamo analizzando pagina per pagina – incentrato sulla storia del quarto film sul Tessiragnatele mai realizzato, lo storyboard artist Jeffrey Henderson ha discusso della sua esperienza con la lavorazione di Spider-Man 4. L’artista, innanzitutto, ha confermato che Adrian Toomes alias Avvoltoio sarebbe stato il villain principale del film. Stando a quanto spiegato da Henderson, Raimi aveva pianificato di modernizzare l’aspetto dell’Avvoltoio – una via di mezzo tra la versione fumettistica e quella hi-tech vista molti anni dopo in Spider-Man: Homecoming (2017) – rendendolo più spietato e crudele rispetto ai fumetti.
Raimi espresse agli artisti degli storyboard coinvolti nella realizzazione la sua intenzione di riportare il quarto film al tono e alla consistenza presentati dai disegnatori della Casa delle Idee negli anni ’60 e agli inizi degli anni ’70, come Steve Ditko, che introdusse il personaggio nel maggio del 1963. La maggior parte dei concept art rappresentavano John Malkovic, nominato agli Oscar per Le stagioni del cuore e Nel centro del mirino, nei panni del villain poiché, secondo gli illustratori, ai tempi l’attore era in trattative per il ruolo. Il regista, infatti, sperava di replicare quanto fatto con Willem Dafoe e Alfred Molina sui rispettivi personaggi nei primi due film. In un passaggio del libro, Henderson ha svelato dei dettagli inediti sulla visione di Raimi per il personaggio:
“Essenzialmente era una persona che aveva fatto tante cose brutte e cattive per conto del governo americano come mercenario privato. Pensavo che una cosa molto interessante da fare fosse spiegare che parte del motivo per cui lo chiamavano Avvoltoio era perché, quando aveva finito il suo lavoro, lasciava soltanto le ossa delle sue vittime dietro di sé.”
Ricordiamo che Spider-Man 3 (2007), scritto da Sam Raimi, Ivan Raimi e Alvin Sargent e diretto da Sam Raimi, vede nel cast Tobey Maguire (Peter Parker/Spider-Man), Kirsten Dunst (Mary Jane Watson), James Franco (Harry Osborn/New Goblin), Topher Grace (Eddie Brock/Venom), Thomas Haden Church (Flint Marko/Uomo Sabbia), Rosemary Harris (May Parker), Bryce Dallas Howard (Gwen Stacy), J. K. Simmons (J. Jonah Jameson) e Dylan Baker (Curt Connors).
Questa la sinossi ufficiale:
“Peter Parker finalmente è riuscito a far conciliare il suo amore per Mary Jane e le sue responsabilità nei panni di Spider-Man. Anche la città di New York sembra ormai essergli grata per la sua lotta contro i malvagi di turno. Tuttavia, una sostanza misteriosa viene a contatto con il suo costume trasformandolo in una tuta completamente nera che fa emergere un lato oscuro e sconosciuto del carattere del supereroe. Spider-Man si trova così costretto non solo a fronteggiare i continui attacchi di Venom e dell’Uomo Sabbia che stanno portando il panico nella città, ma anche a fare i conti con nuovi poteri e violenti sentimenti di vendetta che potrebbero allontanarlo dalla retta via.”