Pochi minuti fa, Variety ha pubblicato un lungo approfondimento sulle difficoltà che i Marvel Studios stanno attraversando negli ultimi tempi tra flop al box office, problemi con la CGI di She-Hulk ed Ant-Man e – non ultimo – l’arresto di Jonathan Majors.
La testata descrive nel dettaglio la disastrosa produzione di She-Hulk: Attorney At Law, la serie con protagonista Tatiana Maslany uscita la scorsa estate su Disney+. Le fonti di Variety affermano che il licenziamento di Victoria Alonso è stato un capro espiatorio per coprire indicano i problemi effettivi della serie: i problemi nella CGI sono un sintomo di un marciume più profondo, vale a dire una mancanza di supervisione sullo sviluppo della sceneggiatura.
Nella versione originale della serie, un flashback con la trasformazione della protagonista non avveniva fino all’episodio 8, il penultimo episodio. Ma dopo che un gruppo di dirigenti Marvel ha supervisionato il girato, si sono resi conto che la scena doveva avvenire nel primo episodio in modo che il pubblico potesse vedere fin da subito l’origine del personaggio; ciò ha significato una mole di lavoro per il team di VFX con una data di scadenza anticipata di parecchi mesi, con il compito di sistemare il pasticcio in post-produzione.
Una fonte afferma anonimamente:
La cosiddetta ‘pessima CGI’ che avete visto era dovuta a sceneggiature incomplete. Non è colpa della Alonso. È colpa di Feige, e anche di chi sta sopra di lui. Questi problemi dovrebbero essere affrontati in fase di pre-produzione.
Ogni episodio di She-Hulk: Attorney At Law è arrivato a costare $25 milioni, per un totale di $225 milioni per l’intera serie; un budget di gran lunga superiore a quello dell’ultima stagione di Game of Thrones, ma senza il minimo impatto mediatico o interesse del pubblico.