Patricia Arquette (High Desert) mette in guardia sui pericoli dell’intelligenza artificiale criticando i film Marvel.
Questo mese, a distanza di quindici anni dall’ultimo sciopero degli sceneggiatori, la Writers Guild of America – il sindacato americano a difesa dei diritti degli sceneggiatori di Hollywood – ha indetto un nuovo sciopero che sta colpendo ogni studio cinematografico in attività. Al centro della contesa con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers vi è una rielaborazione dei compensi degli sceneggiatori, tra cui un aumento considerevole dei minimi e una formula migliore per i residui legati ai progetti destinati allo streaming, e la regolamentazione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale dagli studios. Nonostante in molti abbiano minimizzato il possibile impatto sui cinecomics di prossima uscita, lo sciopero sta già avendo delle ripercussioni sui progetti cinematografici e televisivi dell’Universo Cinematografico Marvel.
In un’intervista con Variety, Patricia Arquette, protagonista della commedia dark High Desert di Apple TV+, ha detto la sua sullo sciopero degli sceneggiatori attualmente in corso negli Stati Uniti. Durante la discussione, l’attrice ha espresso la sua forte preoccupazione per la minaccia dell’intelligenza artificiale, approfittando per criticare i film Marvel e i cinecomics:
Senza sceneggiatori, non abbiamo una direzione in cui andare, non sappiamo nemmeno da dove cominciare. Li sostengo nel loro sciopero Penso anche che questa situazione dell’intelligenza artificiale sia un grosso problema – una questione decisamente più importante di quanto la gente capisca. E credo che dobbiamo parlarne ora, prima che sia troppo tardi. Sono molto preoccupata.
Se dovessimo seguire la strada dell’intelligenza artificiale, finiremo per avere 100 milioni di film Marvel, dei film tutti uguali. Non avresti mai un film indipendente bizzarro. Una cosa del genere non uscirà mai da un algoritmo.
Sono i difetti degli umani che rendono le cose speciali. Vogliamo che gli esseri umani abbiano una mano nell’arte che è l’espressione della nostra esistenza umana? Credo che dobbiamo lottare per questo.