Ethan Hawke (Moon Knight) non può parlare della durata del suo contratto con i Marvel Studios per via degli accordi di non divulgazione.
Il 30 marzo è stato rilasciato su Disney+ il primo episodio di Moon Knight, la nuova serie prodotta dai Marvel Studios incentrata su uno degli antieroi più amati della Casa delle Idee. Nello show, ispirato al franchise di Indiana Jones, Steven Grant (Oscar Isaac) scoprirà di soffrire del disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il proprio corpo con il mercenario Marc Spector, portandolo ad imbarcarsi in un viaggio verso un mortale mistero tra i potenti Dei dell’Egitto.
Nel corso di un’intervista con IndieWire, Ethan Hawke, interprete Arthur Harrow in Moon Knight, ha parlato della sua esperienza con i Marvel Studios. L’attore, che per sua stessa ammissione è stato critico nei confronti dei film sui supereroi in passato prima di cambiare totalmente prospettiva, ha riflettuto sulla sua scelta di entrare nel Marvel Cinematic Universe e di ascoltare il consiglio di sua figlia Maya Hawke (Robin in Stranger Things):
“[Mia figlia] Maya [Hawke] mi diceva ‘Perché te ne stai seduto a dire a tutti che il loro parco giochi è brutto? Perché non vai nel loro recinto, giochi con loro e mostri loro cosa hai da offrire?’. Così ho detto ad Oscar Isaac ‘Dobbiamo andare a giocare nel parco giochi della Marvel e provare a fare quello che facciamo. Non dobbiamo cambiare la Marvel. Vogliamo solo mostrare loro cosa siamo capaci di fare e vedere se lo trovano interessante.’ Così abbiamo fatto un sacco di prove e lavorare a molte cose. Abbiamo avuto una bellissima esperienza.”
Dopo aver espresso la sua opinione in merito alle critiche rivolte da Martin Scorsese ai film sui supereroi, Hawke ha ammesso di non essere interessato agli accordi a lungo termine e all’eventualità di interpretare per troppo tempo il suo personaggio, sottolineando di aver dovuto firmare un accordo di non divulgazione che impone di parlare della durata del suo contratto:
“Non dovrei parlarne. Ho dovuto firmare un accordo di non divulgazione al riguardo, ma non mi interessano gli accordi a lungo termine. Mi sono autoprotetto perché non sapevo cosa sarebbe successo.Volevo solo sapere come fosse quel parco giochi [l’MCU]. Ed è quello che i giovani guardano, quindi perché ce ne stiamo seduti lì a dire loro che non va bene?”