John Pilgrim

The Punisher 2: lo showrunner parla delle ispirazioni dietro il villain John Pilgrim

Attenzione, spoiler se non avete ancora visto la seconda stagione.

La seconda stagione di The Punisher si è rivelata come un buonissimo successo per quanto riguarda l’accoglienza dei fan (meno per la critica) ed in attesa di scoprire se verrà rinnovata o meno, vi riportiamo alcuni dettagli sul villain principale della serie: John Pilgriminterpretato da Josh Stewart. Un avversario dalla storia interessante e decisamente all’altezza di Frank Castle, un assassino dall’oscuro passato e con una devozione per la religione, che segue delle regole ben precise anche se commette crimini orribili.

Ancora una volta, attenzione agli SPOILER. Proseguite solo se avete già visto la seconda stagione.

Durante una recente intervista lo showrunner della serie, Steve Lighfoot, ha discusso delle origini del personaggio e delle fonti d’ispirazione, spiegando.

“Ci siamo ispirati al personaggio dei fumetti chiamato il “mennonita“. Mi è sempre piaciuto, un personaggio che ha vissuto una vita criminale e che ha rinunciato a tutto per cercare la redenzione e una nuova vita, ma che torna indietro sui suoi passi solo per uccidere Frank. Un arco narrativo che mi è davvero piaciuto. Nei fumetti andava in città su un cavallo e un carretto, cosa che non era adattabile con il tono della serie. L’intenzione non era di specificare alcun credo o fede o chiesa, quindi l’idea era che avessimo una versione diversa di quel personaggio. Inoltre sono un grande fan di La morte corre sul fiume, il film con Robert Mitchum [un noir del 1955]. Ho sempre adorato il villain del film e le sue tonalità, è stata un’altra grande fonte d’ispirazione.

Proprio come il Mennonita, Pilgrim è un ottimo combattente corpo a corpo, con una resistenza straordinaria ed una forza di volontà paragonabile a quella di Frank. La più grande differenza è legata alle armi utilizzate: Il Mennonita utilizza  soltanto martelli ed asce, ma si rifiuta di utilizzare le armi da fuoco, a differenza di Pilgrim che, anche se non vede di buon occhio la tecnologia, utilizza pistole e fucili.

Lo showrunner successivamente ha paragonato l’arco narrativo di Pilgrim con quello di Frank Castle:

La nostra idea era, da alcuni punti di vista, mandare un Frank Castle contro Frank Castle. Pilgrim è un cattivo pieno di fede e determinazione, ma capisce di essere stato manipolato dalle persone di cui si fidava. Da alcuni punti di vista, il suo arco narrativo ricorda quello di Frank della prima stagione. Mi piace il senso che qualcuno capisca di aver riposto la propria fede nel posto sbaglio e nelle persone sbagliate per poi doverle affrontare.”

Dopo un paio di scontri violenti, sia corpo a corpo che con armi da fuoco (qui trovate maggiori dettagli sulla realizzazione di queste scene) Frank alla fine decide di risparmiare Pilgrim quando scopre che  Eliza Schultz e suo marito tenevano in ostaggio i suoi due figli. Ma la domanda è: John abbandonerà la sua vita violenta per davvero? Ecco cosa ha risposto Lighfoot:

“Spero di averlo lasciato come un uomo che ha imparato la lezione, Frank gli ha dato la possibilità di essere un padre e mettersi tutti questi eventi alle spalle. C’è una battuta nel finale che non riesco a ricordare testualmente, ma lui dice a Frank: “Se avessi potuto salvare i tuoi figli, avresti fatto qualcosa?”. 

A voi è piaciuto questo villain?

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