Avengers: Endgame

Marvel Studios: una giornalista che ha lavorato con Marvel svela il vero problema del MCU dopo Avengers: Endgame

Ospite del podcast TheWatch, la giornalista e scrittrice Joanna Robinson, (autrice del libro “MCU: The Reign of Marvel Studios”, un volume – non autorizzato da Disney – contenente oltre cento interviste con attori, produttori, registi e sceneggiatori coinvolti nella realizzazione dei film del Marvel Cinematic Universe) ha spiegato il motivo per cui i Marvel Studios hanno difficoltà a produrre buoni contenuti dopo Avengers: Endgame (2019).

Secondo la Robinson, a causa della sovrapproduzione di contenuti richiesta dai “piani alti” della Disney, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige non ha potuto supervisionare personalmente i vari progetti:

Quando i vertici Disney sono cambiati, quando Chapek ha sostituito Iger e ha visto che Disney+ era in forte perdita, ha ordinato ai Marvel Studios e a Lucasfilm di produrre il più possibile per la piattaforma. Ha ordinato a Disney Animation e a Pixar Animation di produrre il più possibile per la piattaforma. E questo ha causato un sacco di problemi a cascata, perché Kevin Feige non aveva più il potere né il tempo di seguire tutti questi progetti.

La Robinson ha spiegato quindi che la compagnia ha provato a fare affidamento su altri dirigenti, che non sono stati in grado di garantire la stessa cura di Feige:

Se prima seguiva personalmente lo sviluppo dei film, dava consigli sulla post-produzione e prendeva in prima persona le decisioni più importanti, Chapek ha provato a “sostituirlo” incaricando altri dirigenti dei Marvel Studios di svolgere le sue mansioni. E, a quanto pare, loro non erano in grado.

Kevin Feige

La giornalista ha poi descritto nel dettaglio il funzionamento attuale dei Marvel Studios:

Prima dell’annuncio del ‘reboot creativo’ di Daredevil: Born Again e della ristrutturazione del loro lato televisivo, avevano un grosso problema con le serie. Ogni dirigente si occupava di un progetto, e riferiva a Feige di tanto in tanto. I dirigenti non potevano comunicare tra di loro, non avevano né il tempo né l’autorità per farlo. E magari arrivava qualcuno dall’esterno che gli diceva: ‘Non potete usare questo personaggio o questa storia, ma non possiamo dirvi perché’. Quasi sempre incaricavano gli sceneggiatori di scrivere delle storie senza nemmeno sapere come sarebbero finite, perché nemmeno a loro stessi era stato detto quali erano i piani futuri per i personaggi. Questo è uno dei motivi per cui l’arco narrativo di Wanda Maximoff tra WandaVisionDoctor Strange nel Multiverso della Follia non ha senso.

Elizabeth Olsen WandaVision Doctor Strange 2