Marvel Studios: nuovi retroscena sulla crisi dell’MCU, Kevin Feige e Victoria Alonso sono i responsabili?

Nella giornata di ieri, Variety ha pubblicato un lungo approfondimento sulle difficoltà che i Marvel Studios stanno attraversando negli ultimi tempi tra flop al box office, difficoltà durante il processo produttivo, problemi con la CGI e l’arresto di Jonathan Majors.

La qualità delle ultime produzioni del Marvel Cienematic Univers ha lasciato molto a desiderare i suoi spettatori. La cosa è abbastanza sorprendente poiché gli studios non sono mai stati famosi per essere una produzione mediocre. Una fonte interna a Variety ha dichiarato anonimamente:

Il vero potere di Kevin Feige, il suo talento, è sempre stata nella post-produzione, nel mettere le mani sui film e assicurarsi che finissero col botto. Negli ultimi tempi non ha potuto seguire tutte le produzioni in cantiere perché, semplicemente, erano troppe. E i dirigenti scelti per sostituirlo non sono stati in grado di fare il suo stesso lavoro.

Kevin Feige non è l’unico ad essere sotto pressione. L’intera lotta del reparto di VFX, inclusi il personale e i venditori, sta contribuendo alla situazione di difficoltà di un flusso infinito di produzione. Lo scorso febbraio, quando è stato presentato Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il pubblico è stato deluso da una CGI mal realizzata. Un VFX artist del team ha rivelato:

Ci sono state almeno 10 scene dove gli effetti visivi sono stati aggiunti all’ultimo minuto ed erano fuori contesto. È una follia. Non ho mai visto niente del genere in tutta la mia carriera. Tutti ne parlavano. Anche i figli dei dirigenti ne parlavano.

Anne George, assistente coordinatore dei VFX dei Marvel Studios, ha aggiunto:

Il 2023 è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La paga e le lunghe ore di lavoro sono stati il motivo che ci ha spinto ad unirci in un sindacato. Le condizioni erano assolutamente insostenibili.

La George è stata una delle testimoni che ha parlato al Congressional Labor Caucus il 19 ottobre per sensibilizzare sulle condizioni dei lavorati presso i Marvel Studios. Si diceva che i vertici della Disney, incluso il CEO Bob Iger, fossero furiosi per i problemi del reparto degli effetti visivi. Un mese dopo il fiasco di Ant-Man and the Wasp: Quantumania la colpa è ricaduta su Victoria Alonso, che ha supervisionato per lo studio la produzione, la post-produzione, gli effetti visivi e l’animazione. Sebbene il motivo apparente per il suo improvviso licenziamento sia stato il suo ruolo non autorizzato come produttore esecutivo nel film nominato all’Oscar Argentina, 1985, gli addetti ai lavori dicono che la Disney fosse irritata dal fatto che il controllo di qualità sulle sue produzioni Marvel stesse crollando, in particolare sul fronte televisivo in continua espansione.

Il blocco degli effetti visivi era evidente da tempo, con alcuni VFX inseriti dopo il debutto in streaming, come accaduto per WandaVision e She-Hulk: Attorney at Law. Il fatto che Victoria Alonso fosse impegnata a promuovere il suo progetto d’autore mentre Roma bruciava certamente non andava bene con la leadership della Disney.