Il dibattito sulla cosiddetta “superhero fatigue” o “Marvel fatigue”, ossia la presunta stanchezza da cinecomic e da film Marvel, è un argomento discusso da molto tempo. Dopo l’uscita del primo X-Men (2000) il fenomeno dei film sui supereroi è cresciuto incredibilmente e nel giro di pochi anni si è consolidato come uno dei generi più redditizi e popolari di Hollywood, capace di incassare cifre esorbitanti al box-office di tutto il mondo. Nonostante ciò, molti ritengono che l’offerta di prodotti supereroistici stia cominciando a superare la domanda, correndo il potenziale rischio di saturazione del mercato in relazione ai cinecomic e al Marvel Cinematic Universe.
Ospite del podcast The Aarthi and Sriram Show, Marc Guggenheim (produttore e co-creatore dell’Arrowverse, l’universo televisivo di serie DC Comics quali Arrow, The Flash e Supergirl) ha detto la sua sulla cosiddetta “superhero fatigue”:
Penso che il genere dei supereroi diventerà come i western. È un genere che rivedi ogni tanto, anche oggi. Ma mi domando quanto tutto questo sia dovuto ad una stanchezza generale dei film sui supereroi e quanto è attribuito a film sui supereroi non belli. Il film migliore di quest’anno è Spider-Man: Across The Spider-Verse, che include il tema ricorrente del Multiverso ed è un grande successo. Perché? Perché è fatto molto bene. Davvero molto bene.
Quindi non credo che la gente sia veramente stanca dei film sui supereroi. Quello che il pubblico ci sta dicendo, sostanzialmente, credo che sia… loro spendono dei soldi, e fino a ieri lo hanno fatto anche per dei film sui supereroi non proprio bellissimi. Questo è stato comunque un bene per il genere del cinecomic, per l’industria in generale, ma ora siamo andati oltre. La gente vuole più qualità. Adesso il pubblico vuole che sia giustificato andare al cinema e spendere i soldi, che l’esperienza ne valga la pena, altrimenti può comodamente aspettare due mesi e guardarselo su un divano su Disney+.
