Marvel Studios: gli impiegati del settore degli effetti visivi voteranno per la sindacalizzazione, Marvel non commenta la notizia

Negli ultimi mesi sono emerse online le testimonianze di numerosi VFX artists (coloro che si occupano della realizzazione degli effetti visivi dei blockbuster di Hollywood), i quali hanno denunciato le estreme condizioni di lavoro legate ai progetti dei Marvel Studios (come l’impatto delle tempistiche opprimenti sul loro stato d’animo e la mole di lavoro non proporzionale alla paga).

Poche ore fa, The Hollywood Reporter ha annunciato che alcuni impiegati che lavorano per i Marvel Studios hanno inoltrato una richiesta formale presso il National Labor Relations Board di potersi sindacalizzare, facendosi rappresentare dalla sigla IATSE (International Alliance of Theatrical Stage Employees, sindacato che rappresenta varie maestranze). L’elezione, che è stata richiesta da un’ampia maggioranza di più di 50 lavoratori, potrebbe tenersi già il 21 agosto. L’organizzazione non è ancora stata riconosciuta ufficialmente dalla Marvel, la quale ha rifiutato di commentare la notizia.

Non si tratta delle centinaia di VFX artists esterni che lavorano ai progetti del Marvel Cinematic Universe attraverso VFX houses di terze parti (le aziende verso le quali i Marvel Studios subappaltano la post-produzione di film e serie, con ritmi di lavoro spesso insostenibili), ma di impiegati sul set a livello di produzione (analisti di dati, assistenti di ripresa, manager di produzione e tecnici di vario tipo).

Una sindacalizzazione di questi professionisti potrebbe essere il primo passo verso il riconoscimento di una sindacalizzazione più ampia a livello industriale degli artisti degli effetti visivi, come sta capitando anche nel settore dell’animazione.

La IATSE rappresenta maestranze come scenografi e art director, operatori di macchina, tecnici del suono, montatori, truccatori e parrucchieri, costumisti, supervisori alla sceneggiatura, attrezzisti, tecnici delle luci, arredatori di scena sia al cinema che in televisione. L’industria dei VFX non ha mai avuto un’unione sindacale, e fin da quando Star Wars ha inaugurato l’era moderna dei film pieni di effetti visivi alla fine degli anni ’70 l’industria ha richiesto sempre più lavoro e ha mantenuto sempre meno promesse.

Mark Patch, VFX organizer per la IATSE, ha commentato:

Per quasi un secolo, ai lavoratori dell’industria dei VFX è stata negata la stessa sicurezza e gli stessi benefit che invece tutti gli altri membri di una troupe cinematografica hanno fin dall’alba di Hollywood. Questo è un primo passo storico per gli addetti ai VFX, che chiedono soltanto rispetto per il proprio lavoro.

Isabella Huffman, VFX coordinator di Hawkeye (2021) e di altri progetti dell’MCU, ha esposto le condizioni dei lavoratori:

Non abbiamo mai avuto equità salariale, orari protetti o scadenze realistiche. Gli effetti visivi devono diventare un reparto sostenibile e sicuro per tutti coloro che hanno sofferto troppo a lungo e per tutti i nuovi arrivati ,​​che hanno bisogno di sapere che non saranno sfruttati.

Matthew D. Loeb, presidente internazionale della IATSE, ha aggiunto

Stiamo assistendo a un’ondata di solidarietà senza precedenti che sta abbattendo le vecchie barriere del settore e sta dimostrando che siamo tutti insieme in questa battaglia. Questo non accade in un vuoto assoluto. I lavoratori dello spettacolo di tutto il mondo si battono per i reciproci diritti, ecco di cosa tratta il nostro movimento. Mi congratulo con questi lavoratori per aver compiuto questo passo importante.