Pochi minuti fa, Variety ha pubblicato un lungo approfondimento sulle difficoltà che i Marvel Studios stanno attraversando negli ultimi tempi. La testata ha svelato che lo scorso settembre si è tenuta la riunione annuale dei dirigenti di Marvel Entertainment, dove era presente anche il presidente Kevin Feige, durante la quale è stato fatto il punto della situazione.
Al contrario degli scorsi anni, dove c’era sempre un’atmosfera fiduciosa – a tratti persino ricolma di arroganza – visto l’enorme impatto che ha avuto il Marvel Cinematic Universe sull’industria cinematografica, quest’anno c’è stata una forte sensazione di angoscia: tutti erano scossi da una serie di delusioni date dai flop al box office, ma anche per lo scandalo legale che coinvolge Jonathan Majors e per i dubbi sull’ambiziosa strategia di espandere l’MCU anche allo streaming televisivo su Disney+.
Vi riportiamo un riassunto completo di seguito:
Il futuro di Kang
Come spiega la testata, la questione più urgente è relativa a Jonathan Majors: pochi giorni fa è stato deciso che, nonostante le prove portate dalla difesa, il giudice ha rifiutato la mozione di rigetto e ha deciso di andare a processo nei confronti dell’attore, accusato di aggressione e violenza. Majors insiste di essere la vittima, ma il danno alla sua reputazione e la possibilità che possa perdere la causa hanno costretto i Marvel Studios a riconsiderare i propri piani riguardo il personaggio di Kang il Conquistatore (si parla di un possibile recast o, addirittura, di una sostituzione con Doctor Doom).
Il ritorno degli Avengers originali
Come spiega Variety, durante la riunione sono state considerate anche alcune mosse d’emergenza per far fronte alla crisi dell’Universo Cinematografico Marvel: apparentemente, ci sono state discussioni per realizzare un nuovo film sugli Avengers originali, facendo tornare in vita Tony Stark/Iron Man (Robert Downey Jr.) e Natasha Romanoff/Black Widow (Scarlett Johansson). Al momento, si è trattato soltanto di discussioni preliminari e lo studio non ha ancora messo in sviluppo nulla di concreto; la testata aggiunge che, qualora Marvel decidesse sul serio di realizzare questo film sugli Avengers, dovrebbe prepararsi a stanziare un budget di gran lunga superiore rispetto al passato a causa dell’elevato cachet delle star.
Il problema di Disney+
Durante la riunione, inoltre, i dirigenti “si sono posti domande sulla validità dell’ambiziosa strategia di estendere il brand dai film al mondo dello streaming”. Una fonte interna ai Marvel Studios, inoltre, aggiunge che i problemi sono nati nel 2020: la pandemia ha spinto la Disney a chiedere un numero sempre maggiore di contenuti Marvel per riempire la piattaforma di streaming Disney+. Il piano era quello di avere costantemente nuovi prodotti dell’MCU, sia in tv che al cinema.
I timori per il flop di The Marvels
La testata svela che The Marvels è costato ben 250 milioni di dollari, e – attualmente – le prime stime ipotizzano un debutto tra i $75 milioni e gli $80 milioni negli Stati Uniti, molto meno rispetto a Doctor Strange nel Multiverso della Follia (che ha debuttato con $185 milioni a fronte dello stesso budget). I dirigenti dei Marvel Studios, inoltre, sono rimasti scioccati dalla regista Nia DaCosta, che ha iniziato a lavorare al suo prossimo film (Hedda con Tessa Thompson) durante la post-produzione di The Marvels, dedicando sempre meno spazio a quest’ultimo sempre meno spazio.
Inoltre, il film ha attraversato ben quattro settimane di riprese aggiuntive per “rendere la storia più coesa”, al termine delle quali gli studios hanno organizzato un test screening pubblico in Texas (contrariamente alla norma, dove le proiezioni di prova sono riservate solamente ai dipendenti Disney e alle famiglie) ma i risultati non sono stati incoraggianti. Proprio per questo, la compagnia ora teme un flop al box office, e sta intensificando la campagna promozionale nella speranza di attirare sempre più pubblico.