Qualcosa sembra essersi complicato, o addirittura rotto, nel meccanismo dei Marvel Studios, come rivela la giornalista e scrittrice Joanna Robinson in “MCU: The Reign of Marvel Studios”, un volume – non autorizzato da Disney – contenente oltre cento interviste con attori, produttori, registi e sceneggiatori coinvolti nella realizzazione dei film del Marvel Cinematic Universe).
La giornalista rivela che negli ultimi anni la comunicazione tra i vari progetti dell’MCU è venuta a mancare, intralciando in modo considerevole una scrittura coerente di uno stesso personaggio presente in una serie e poi in un film, come nel caso di Wanda Maximoff tra WandaVision (2021) e Doctor Strange nel Multiverso della Follia (2022)
I capo sceneggiatori non vengono informati di tutto ciò che avviene nel resto dei Marvel Studios. Sono completamente all’oscuro, si muovono solo nel loro piccolo angolino e spesso gli viene detto di non muoversi troppo perché i piani per il futuro di un personaggio non sono ancora stati decisi.
Quando avevano deciso di mettere Wanda Maximoff in Doctor Strange 2 non avevano ancora deciso che strada prendere con il film. Non l’avevano detto a Jac Schaeffer [capo sceneggiatrice della serie] o Matt Shakman [regista della serie]. Non avevano detto neanche ad Elizabeth Olsen che tipo di approccio avrebbe dovuto avere per quel progetto. E ciò ha portato a grosse incongruenze tra le due versioni del personaggio.
