In vista degli Oscar 2024, Vanity Fair ha pubblicato un lungo approfondimento dedicato alla vita e alla carriera di Robert Downey Jr. che include anche numerose dichiarazioni dai creativi e dai registi dei Marvel Studios.
Nell’approfondimento, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha ricordato le difficoltà legate al casting dell’attore: come molti di voi sapranno, Marvel non voleva ingaggiare Robert Downey Jr. per il ruolo, motivo per cui Kevin Feige ed il regista Jon Favreau hanno dovuto fare delle forti pressioni per convincerli.
Il consiglio di amministrazione della Marvel non voleva investire tutto quanto su qualcuno che ha avuto dei problemi legali ben noti in passato.
Solitamente non accetto un no come risposta, quindi ho cercato di trovare dei modi per fargli capire perché volevamo sceglierlo… e lì abbiamo avuto l’idea dello screen test.
Il 25 settembre del 2006, Robert Downey Jr. ha partecipato ad un provino, che ovviamente ha lasciato a bocca aperta i vari dirigenti.
Successivamente, Feige ha lodato l’attore, spiegando che si è rivelato un elemento essenziale per l’intero progetto, creando un’atmosfera estremamente amichevole sui vari set. Nel 2013, quando Avengers: Agee of Ultron entrò in produzione, ad Hollywood venne rivelato che l’attore utilizzò il suo “potere contrattuale” con la Marvel per far ottenere un compenso più alto ai vari colleghi.
Scherzavamo e dicevamo che Robert era il capo del dipartimento di recitazione, dato che tutti lì lo ammiravano. Ha preso tutti gli attori sotto la sua protezione, ma non in senso servile. Era la loro cheerleader, faceva sempre il tifo per loro. Un giorno, sul set del primo Avengers, ho sentito Downey dare dei consigli a Chris Hemsworth sulla gestione del suo debito fiscale durante le riprese all’estero, offrendogli di metterlo in contatto con sua moglie per approfondire i dettagli. Faceva sempre cose del genere, e lo fa ancora oggi!