Hollywood

Le major di Hollywood temono il rinvio di altri film e serie del 2024, devono trovare un accordo con gli attori entro 7 giorni!

Dopo una brusca interruzione due settimane fa, causata da “divergenze troppo grandi da colmare”, ieri sera AMPTP (l’associazione dei produttori e degli studios di Hollywood) ha ricominciato le trattative con SAG-AFTRA (il sindacato degli attori) per raggiungere un compromesso e stipulare un nuovo contratto collettivo che ponga fine allo sciopero in corso, iniziato lo scorso 14 luglio e che ha ormai superato i 100 giorni.

Stando a quanto spiegato da Variety in un nuovo approfondimento, nell’ultima serata sono stati fatti alcuni passi in avanti nelle trattative, ma non è stato ancora trovato un accordo. Inoltre, Variety ha svelato che i dirigenti degli studios sono fortemente preoccupati per il palinsesto televisivo e per la stagione cinematografica del prossimo anno: in caso di mancato accordo entro i prossimi 7 – 10 giorni, l’intera stagione televisiva del 2024 potrebbe saltare – con delle conseguenze enormi per l’intero settore televisivo – e tanti altri film verranno automaticamente posticipati.

Fin quando lo sciopero rimarrà in corso, gli attori non potranno infatti partecipare a riprese, reshoot e sessioni di ADR (registrazioni audio aggiuntive), motivo per cui ogni progetto non ancora girato verrà sicuramente posticipato.

Proprio in questi giorni, i Marvel Studios hanno posticipato Deadpool 3, che potrebbe essere soltanto il primo di tanti.

Uno dei motivi principali dei dissidi tra attori e produttori è la condivisione dei ricavi provenienti dallo streaming di film e serie tv sulle piattaforme: laddove il sindacato degli attori richiede una percentuale su ogni abbonato, gli studios (rappresentati dai quattro CEO delle più importanti major, ovvero Netflix, The Walt Disney Company, NBCUniversal e Warner Bros. Discovery) hanno proposto un’alternativa legata al successo dei contenuti in streaming con dei bonus apparentemente molto generosi.

Nelle prossime settimane gli studios dovranno presentare i risultati trimestrali delle loro aziende, evento durante il quale saranno costretti a rispondere alle domande degli azionisti che, sicuramente, chiederanno conto di quanto sta accadendo con il sindacato degli attori. Al contrario di Netflix, che non ha subito conseguenze immediate e che anzi festeggia l’aumento degli abbonati, gli altri studios stanno soffrendo di gravi perdite economiche e continui rinvii nel calendario delle prossime uscite.

Nonostante alcuni film siano stati rinviati e altri siano sull’orlo del rinvio, lo slittamento ufficiale dei titoli verrà annunciato solamente al termine dello sciopero, poiché gli studios non vogliono mostrare debolezza durante le trattative. I prossimi dieci giorni saranno vitali, poiché la situazione potrebbe precipitare ulteriormente; sia i produttori che il sindacato degli attori ne sono consapevoli, e iniziano a mostrare segni di stanchezza interno dopo così tanti mesi di stop forzato dal lavoro.