Kevin Feige promette cambiamenti e progetti diversi dopo le critiche alla Fase 4 dell’MCU: “Non vogliamo essere ripetitivi.”
Il successo del Marvel Cinematic Universe durante la Saga dell’Infinito è stato in parte dovuto al modo in cui i Marvel Studios si sono costantemente adattati al proprio calendario delle uscite: nell’arco di undici anni sono stati rilasciati 23 film (dal primo Iron Man del 2008 fino a Spider-Man: Far From Home del 2019). In soli due anni dall’inizio della Fase 4, invece, sono stati distribuiti ben 19 progetti tra film, speciali, cortometraggi, serie televisive live-action e animate.
Questa sovrapproduzione di progetti ha portato ad una serie di conseguenze negative: innanzitutto, una parte significativa del pubblico ritiene che al momento ci sia un’eccessiva saturazione di contenuti dell’MCU. Non avere una pausa tra l’uscita dei progetti rende difficile per i fan tenere il passo con la Saga del Multiverso, e l’interesse per i progetti futuri inizia a calare.
Un’altra conseguenza negativa è il controllo qualità: avere troppi progetti rilasciati contemporaneamente riduce l’attenzione rivolta ad ogni produzione. In definitiva, questo porta ad un calo nella “qualità” del prodotto finale, che ha colpito molti progetti della Fase 4: problemi di ritmo narrativo e di montaggio, incongruenze e problemi legati alla CGI. Pertanto, secondo le indiscrezioni, i Marvel Studios, consci del feedback negativo che gli ultimi film e serie hanno ricevuto dal pubblico, diminuiranno il numero di progetti previsti per il 2023 e il 2024 e non rilasceranno più un progetto quasi ogni mese come avvenuto negli ultimi due anni.
Nel corso di un’intervista esclusiva con Entertainment Weekly, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige si è espresso sulle critiche rivolte alla Fase 4 del Marvel Cinematic Universe e sulla necessità di attirare sia gli appassionati di fumetti che nuovo pubblico, spiegando che la compagnia ha intenzione di diversificare ulteriormente i futuri progetti:
EW: “Mentre continuate a crescere, la vostra narrazione non inizia a diventare man mano più ingombrante? Come bilanciate il dover raccontare storie per i nerd accaniti che hanno visto oltre 30 film cercando allo stesso tempo di trovare nuovi spettatori?”
Feige: “Abbiamo provato quella metodologia sin dall’inizio. Se c’è un ‘metodo Marvel Studios’ – come il famoso ‘Metodo Marvel’ nei fumetti – è cercare di fare entrambe le cose. Ne ho parlato per anni: se vuoi guardare occasionalmente un film il venerdì sera o guardare una serie in streaming, puoi farlo. E se vuoi seguirci, c’è sicuramente molto altro da scoprire. Ma non abbiamo mai voluto apparire esclusivi o imporre la necessità di fare i compiti a casa prima di guardare qualcosa. Ora, mi sono reso conto anche che a un sacco di persone piace fare i compiti a casa. Un sacco di persone trovano divertente i compiti a casa, come la continuity e le connessioni. Ma si tratta di trovare un equilibrio e cercare di fare sempre entrambe le cose.”
“‘She-Hulk‘, ad esempio, è stato un esperimento: ‘Facciamo una commedia legale.’ E se Ally McBeal fosse una supereroina? Come facciamo una legal comedy con un personaggio in CGI incredibilmente costoso al centro di ogni episodio? E non potrei essere più felice del tono che Jessica Gao ha impostato per la serie. È un tono molto diverso da quello che hanno molti altri progetti, ed è stato totalmente intenzionale. Penso che quando si realizzano otto progetto l’anno – e ripeto, questa cosa cambierà un po’ in futuro – debbano essere tutti diversi tra loro. Devono tutti distinguersi ed essere diversi l’uno dall’altro.”
“È un po’ come quando le persone vanno in fumetteria. Ci sono i fumetti di Spider-Man, quelli degli Avengers e i titoli più importanti. E a volte capita di trovare un albo one-shot o una storia sperimentale di un artista o uno scrittore di cui sei fan. È per questo che i fumetti hanno dominato per più di 80 anni, e voglio che i Marvel Studios durino altrettanto, se non per più tempo. Quindi, dobbiamo continuare a fare diversi tipi di cose. Tutto deve piacere a tutti? Sarebbe bello. Ma penso che sia impossibile. E se cerchi di farlo, rischi di trovarti bloccato in una spirale di cose che diventeranno simili, noiose e ripetitive molto, molto in fretta.”