Poche settimane fa è uscito negli Stati Uniti il libro “MCU: The Reign of Marvel Studios”, un volume – non autorizzato da Disney – contenente oltre cento interviste con attori, produttori, registi e sceneggiatori coinvolti nella realizzazione dei film del Marvel Cinematic Universe. Nel volume è contenuto un interessante retroscena sulla lavorazione del primo Iron Man (2008).
In particolare, l’Esercito degli Stati Uniti ha fatto censurare una battuta del film:
C’è stato un grande conflitto con [il regista] Jon Favreau. Si trattava di una singola battuta. La questione non mai stata risolta finché non erano nel bel mezzo delle riprese. I produttori erano sulle linee di volo della base aeronautica di Edwards, e stavano discutendo con un portavoce dell’Esercito a riguardo. La frase era stata pronunciata nel film da un militare che dice che si “ucciderebbe” per avere le opportunità che Tony Stark ha.
Favreau, che aveva passato settimane ad improvvisare battute con Robert Downey Jr., non vedeva quale fosse il grosso problema. Per come la vedeva lui, quella frase era un idioma comune. Il portavoce insisteva nel dire che non voleva che un soldato semplice facesse uno scherzo che secondo lui non teneva conto del suicidio. Era piuttosto imbarazzante.
Favreau ha proposto una versione alternativa del dialogo, ma la versione originale è tasta scartata.