Iron Man, Kevin Feige e Jon Favreau svelano i dietro le quinte della scena dopo i titoli di coda con Nick Fury.
In occasione del quindicesimo anniversario di Iron Man (2008), il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige e il regista Jon Favreau hanno intavolato una lunga conversazione sulla lavorazione del film che ha inaugurato l’Universo Cinematografico Marvel.
Durante la discussione, il duo si è concentrato sulla creazione dell’ormai iconica scena dopo i titoli di coda in cui Tony Stark (Robert Downey Jr.) incontra Nick Fury (Samuel L. Jackson), che lo informa di essere “entrato a far parte di un universo più grande“.
Il regista ha spiegato che l’idea iniziale per quella sequenza è nata come una sorta di scherzo, un easter egg per stuzzicare i fan su quello che (potenzialmente) sarebbe potuto succedere in futuro in caso di successo:
Feige: “È stato Coulson che ha permesso alcune piccole connessioni tra quei film.”
Favreau: “E ovviamente Sam [Jackson]. Avevamo quei personaggi che fungevano da collante, ed erano ottimi.”
Feige: “E all’inizio tu descrivesti Nick Fury – che era solo nella scena dopo i titoli di coda – come Gandalf. Sarebbe apparso quando necessario con le risposte giuste man mano che andavamo avanti. E pensai che fosse un’idea molto intelligente per Fury.”
Favreau: “Era un easter egg, sostanzialmente. Era un modo per dire ‘Prendiamo l’attore che gli artisti stanno disegnando nei fumetti.’ Fu un piccolo grande suggerimento del giorno. […] Abbiamo avuto delle buone intuizioni, come inserire la mappa dietro di lui che mostra il Wakanda in Iron Man 2. I fan stavano iniziando a notare questi piccoli dettagli e alla fine ognuna di quelle cose ha dato i suoi frutti.
Feige, inoltre, ha aggiunto che ai tempi la compagnia pensava che la scena post-credits venne collocata alla fine del film per non infastidire o destabilizzare gli spettatori, ignari dell’identità del personaggio e del suo ruolo:
Feige: “Uno dei motivi per i quali abbiamo messo la scena con Nick Fury alla fine del film fu perché non volevamo risultare invadenti o destabilizzanti per qualcuno. Perché Sam Jackson è qui? Perché Sam Jackson è nel suo salotto?”
Favreau: “E inizialmente quella scena si collocava subito dopo i primi crediti finali. E lui disse ‘Ah, mettetete tutto alla fine’. E così la spostammo alla fine.
Feige: “Sì, alla Ferris Bueller.”
Ricordiamo che Iron Man (2008), scritto da Mark Fergus, Hawk Ostby, Art Marcum e Matt Holloway e diretto da Jon Favreau, vede nel cast Robert Downey Jr. (Tony Stark/Iron Man), Jeff Bridges (Obadiah Stane/Iron Monger), Gwyneth Paltrow (Virginia “Pepper” Potts), Terrence Howard (Colonnello James Rhodes), Faran Tahir (Raza), Clark Gregg (Phil Coulson), Leslie Bibb (Christine Everhart) e Shaun Toub (Ho Yinsen).
Questa la sinossi ufficiale:
“Tony Stark è un inventore geniale e miliardario col vizio delle donne (tante) e delle attività filantropiche. Ereditato patrimonio e ingegno dal padre scomparso in un incidente d’auto, Tony (per amici e amichette) conduce e amministra le Industrie Stark, produttrici e prime fornitrici di armi per il governo americano. Durante un test in medioriente, per verificare l’efficienza di un’arma sperimentale, viene catturato da un gruppo di estremisti. Ferito al cuore da una scheggia è soccorso e curato da Yinsen, un fisico esperto di cibernetica che gli applica un organo artificiale. Obbligato dai guerriglieri a costruire un’arma invincibile per la loro causa, Tony progetta in segreto un’armatura per fuggire alla prigionia. Rientrato negli Stati Uniti è deciso a cambiare vita, a riparare alle ingiustizie e a ‘industriarsi’ a favore dei più deboli.”