Iron Man, Jon Favreau ha spiegato l’impatto del primo ‘Transformers’ sul film prodotto dai Marvel Studios.
In occasione del quindicesimo anniversario di Iron Man (2008), il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige e il regista Jon Favreau hanno intavolato una lunga conversazione sulla lavorazione del film che ha inaugurato l’Universo Cinematografico Marvel.
Durante la discussione, il regista ha spiegato che il primo film sui Transformers di Michael Bay – uscito un anno prima di Iron Man – ebbe un grosso impatto sul progetto, in particolare per via dell’apparato visivo e delle innovazioni tecnologiche nell’uso della CGI per le superfici metalliche:
Penso sia stata una combinazione tra la proprietà intellettuale e la tecnologia. Quando parlammo di Iron Man, pensai che ci fosse un’opportunità per fare qualcosa con un personaggio dei fumetti con cui io ero cresciuto. […] E poi è stato anche per quello che stava accadendo con la CGI, con film come ‘Transformers’. Le superfici rigide in CGI risultavano ottime. E pensai che potesse essere il momento giusto. Il motivo per cui salii a bordo fu perché ti rendesti conto ‘Jon capisce come realizzare gli effetti visivi.’ È stata una combinazione di casting, Robert, le persone giuste, Jeff [Bridges]. Era un gruppo di persone molto talentuose.
Ricordiamo che Iron Man (2008), scritto da Mark Fergus, Hawk Ostby, Art Marcum e Matt Holloway e diretto da Jon Favreau, vede nel cast Robert Downey Jr. (Tony Stark/Iron Man), Jeff Bridges (Obadiah Stane/Iron Monger), Gwyneth Paltrow (Virginia “Pepper” Potts), Terrence Howard (Colonnello James Rhodes), Faran Tahir (Raza), Clark Gregg (Phil Coulson), Leslie Bibb (Christine Everhart) e Shaun Toub (Ho Yinsen).
Questa la sinossi ufficiale:
“Tony Stark è un inventore geniale e miliardario col vizio delle donne (tante) e delle attività filantropiche. Ereditato patrimonio e ingegno dal padre scomparso in un incidente d’auto, Tony (per amici e amichette) conduce e amministra le Industrie Stark, produttrici e prime fornitrici di armi per il governo americano. Durante un test in medioriente, per verificare l’efficienza di un’arma sperimentale, viene catturato da un gruppo di estremisti. Ferito al cuore da una scheggia è soccorso e curato da Yinsen, un fisico esperto di cibernetica che gli applica un organo artificiale. Obbligato dai guerriglieri a costruire un’arma invincibile per la loro causa, Tony progetta in segreto un’armatura per fuggire alla prigionia. Rientrato negli Stati Uniti è deciso a cambiare vita, a riparare alle ingiustizie e a ‘industriarsi’ a favore dei più deboli.”