Iron Man: Jon Favreau svela il prezioso consiglio di Edgar Wright che ha rivoluzionato l’MCU 

Iron Man, Jon Favreau svela il prezioso consiglio di Edgar Wright che ha rivoluzionato il Marvel Cinematic Universe.

In occasione del quindicesimo anniversario di Iron Man (2008), il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige e il regista Jon Favreau hanno intavolato una lunga conversazione sulla lavorazione del film che ha inaugurato l’Universo Cinematografico Marvel.

Durante la discussione, il duo ha parlato della creazione della scena dopo i titoli di coda con Nick Fury (Samuel L. Jackson). Il regista, nello specifico, ha svelato che fu Edgar Wright, regista della cosiddetta “Trilogia del Cornetto” e di Scott Pilgrim vs. the World che avrebbe dovuto dirigere il primo Ant-Man, a consigliare di spostare quella specifica sequenza alla fine del film:

Feige: “Uno dei motivi per i quali abbiamo messo la scena con Nick Fury alla fine del film fu perché non volevamo risultare invadenti o fastidiosi per qualcuno. Si sarebbero domandati ‘Perché Sam Jackson è qui? Perché Sam Jackson è nel suo salotto?’ Ma se hai aspettato per i titoli di coda, probabilmente sei pronto.

Favreau:Come suggerì Edgar Wright, alla fine dei titoli di coda. Ricordi quando gliela mostrammo allo Skywalker Ranch? Originariamente quella scena si collocava subito dopo i primi crediti finali. E lui disse ‘Nah, mettetete tutto alla fine’. E così la spostammo alla fine.”

Iron Man

Ricordiamo che Iron Man (2008), scritto da Mark Fergus, Hawk Ostby, Art Marcum e Matt Holloway e diretto da Jon Favreau, vede nel cast Robert Downey Jr. (Tony Stark/Iron Man), Jeff Bridges (Obadiah Stane/Iron Monger), Gwyneth Paltrow (Virginia “Pepper” Potts), Terrence Howard (Colonnello James Rhodes), Faran Tahir (Raza), Clark Gregg (Phil Coulson), Leslie Bibb (Christine Everhart) e Shaun Toub (Ho Yinsen).

Questa la sinossi ufficiale:
Tony Stark è un inventore geniale e miliardario col vizio delle donne (tante) e delle attività filantropiche. Ereditato patrimonio e ingegno dal padre scomparso in un incidente d’auto, Tony (per amici e amichette) conduce e amministra le Industrie Stark, produttrici e prime fornitrici di armi per il governo americano. Durante un test in medioriente, per verificare l’efficienza di un’arma sperimentale, viene catturato da un gruppo di estremisti. Ferito al cuore da una scheggia è soccorso e curato da Yinsen, un fisico esperto di cibernetica che gli applica un organo artificiale. Obbligato dai guerriglieri a costruire un’arma invincibile per la loro causa, Tony progetta in segreto un’armatura per fuggire alla prigionia. Rientrato negli Stati Uniti è deciso a cambiare vita, a riparare alle ingiustizie e a ‘industriarsi’ a favore dei più deboli.