Sciopero

Il sindacato degli attori e gli studios di Hollywood “sempre più vicini” ad un accordo per terminare lo sciopero!

Dopo una brusca interruzione tre settimane fa, causata da “divergenze troppo grandi da colmare”, la scorsa settimana AMPTP (l’associazione dei produttori e degli studios di Hollywood) ha ricominciato le trattative con SAG-AFTRA (il sindacato degli attori) per raggiungere un compromesso e stipulare un nuovo contratto collettivo che ponga fine allo sciopero in corso, iniziato lo scorso 14 luglio e che ha ormai superato i 100 giorni.

Stando a quanto spiegato da Deadline in un nuovo approfondimento, martedì sera si è tenuto l’ennesima sessione di trattative, dove le due parti si sono avvicinate sempre di più ad un accordo (di 3 anni).

Le fonti del sito sostengono che “le due parti si stanno avvicinando ogni giorno di più” e, anche se una bozza di accordo non è ancora pronta, filtra sempre più ottimismo durante le conversazioni.

Siamo oltre il “cauto ottimismo” al momento.

Un’altra fonte invece aggiunge:

Le trattative stanno andando molto bene per quanto riguarda i grandi problemi, ma continuano ad esaminare attentamente la regolamentazione sull’IA.

Le due parti si aspettano di firmare definitivamente il nuovo accordo entro pochi giorni, ma la situazione non è ancora risolta.

Oggi si terrà l’ennesimo incontro.

Uno dei motivi principali dei dissidi tra attori e produttori è la condivisione dei ricavi provenienti dallo streaming di film e serie tv sulle piattaforme: laddove il sindacato degli attori richiede una percentuale su ogni abbonato, gli studios (rappresentati dai quattro CEO delle più importanti major, ovvero Netflix, The Walt Disney Company, NBCUniversal e Warner Bros. Discovery) hanno proposto un’alternativa legata al successo dei contenuti in streaming con dei bonus apparentemente molto generosi.

Nelle prossime settimane gli studios dovranno presentare i risultati trimestrali delle loro aziende, evento durante il quale saranno costretti a rispondere alle domande degli azionisti che, sicuramente, chiederanno conto di quanto sta accadendo con il sindacato degli attori. Al contrario di Netflix, che non ha subito conseguenze immediate e che anzi festeggia l’aumento degli abbonati, gli altri studios stanno soffrendo di gravi perdite economiche e continui rinvii nel calendario delle prossime uscite.

Nonostante alcuni film siano stati rinviati e altri siano sull’orlo del rinvio, lo slittamento ufficiale dei titoli verrà annunciato solamente al termine dello sciopero, poiché gli studios non vogliono mostrare debolezza durante le trattative. I prossimi dieci giorni saranno vitali, poiché la situazione potrebbe precipitare ulteriormente; sia i produttori che il sindacato degli attori ne sono consapevoli, e iniziano a mostrare segni di stanchezza interno dopo così tanti mesi di stop forzato dal lavoro.

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