Marvel Studios

I Marvel Studios hanno provato a mettere alcuni registi alla guida del MCU, ma hanno fallito con James Gunn e Joss Whedon

Tra poche settimane uscirà negli Stati Uniti il libro “MCU: The Reign of Marvel Studios” (non autorizzato da Disney) contenente oltre cento interviste con attori, produttori, registi e sceneggiatori coinvolti nella realizzazione dei film del Marvel Cinematic Universe.

Stando a quanto spiegato nel libro, i Marvel Studios hanno provato senza successo per ben due volte a dare la guida creativa del futuro del MCU a due registi, che avrebbero dovuto lavorato a stretto contatto con il presidente Kevin Feige… questo almeno nei piani iniziali, dato che ci sono stati gravi problemi con entrambi i registi.

Proprio per questo, la compagnia ha deciso di mettere i propri dirigenti di punta alla guida del franchise, una scelta che (soprattutto con le serie TV) ha creato diversi problemi.

Il primo nome è quello di Joss Whedon, che dopo aver “guidato” e contribuito alla pianificazione della Fase 2, ha deciso di ritirarsi dal mondo Marvel a seguito dell’uscita di Avengers: Age of Ultron. Il suo ritorno è impossibile, in quanto il regista si è autosabotato la carriera con i suoi atteggiamenti offensivi sul set di Justice League.

Il secondo nome è quello di James Gunn, attualmente co-presidente dei DC Studios: Nel suo caso, il presidente Kevin Feige lo aveva scelto per supervisionare l’intero progetto cosmico dell’MCU dopo l’uscita di Guardiani della Galassia vol.3 (che inizialmente era previsto per il 2020). Dopo essere stato licenziato e poi ingaggiato nuovamente, Gunn ha chiarito che avrebbe diretto soltanto il terzo film – e lo speciale di Natale – in quanto aveva già preso altri impegni con DC.

Inoltre, secondo la giornalista, spesso i Marvel Studios hanno organizzato delle “riunioni creative” con i vari registi, che non hanno mai dato i risultati sperati. La Robinson ha spiegato di aver intervistato James Gunn, che si è auto-definito come “il nuovo Joss Whedon”.