Guardiani della Galassia Vol.3, Marvel aveva difficoltà a capire il personaggio dell’Alto Evoluzionario all’inizio.
ll 5 maggio uscirà al cinema Guardiani della Galassia Vol. 3, il terzo capitolo sulle avventure della squadra guidata da Star-Lord (Chris Pratt) che sarà nuovamente diretto da James Gunn. Come anticipato in passato, questo terzo capitolo rappresenterà la fine della formazione dei Guardiani della Galassia che conosciamo, gettando le basi per qualcosa di nuovo.
Durante un’intervista con DEK Magazine, Chukwudi Iwuji ha parlato del suo approccio al ruolo dell’Alto Evoluzionario, svelando che inizialmente i Marvel Studios non erano del tutto convinti della scelta di rendere il personaggio l’antagonista principale del film per via della difficoltà di comprendere le motivazioni della sua versione fumettistica:
“Sapevo che James non mi avrebbe contattato se non avesse voluto che imprimessi la mia cifra stilistica sul personaggio. Non c’è mai stato un mondo in cui avrebbe voluto che facessi qualcosa che non mi piacesse. Il motivo per cui voleva che lo facessi è che aveva visto alcune cose in me e voleva vedere di più.”
“Gunn sentiva che questo personaggio, che la Marvel aveva difficoltà a capire, non fosse il classico villain da supereroe. Ma nonostante [nei fumetti] non fosse il ruolo complesso e shakespeariano che si è rivelato essere man mano che collaboravamo, sarei stato ugualmente interessato. Adoro questa cosa.”
Nei fumetti, l’Alto Evoluzionario – che inizialmente era un genetista chiamato Herbert Edgar Wyndham – effettua degli esperimenti sugli animali e ha costruito un’armatura che gli permette di guarire e di autorigenerarsi. Inoltre, il personaggio ha la capacità di manipolare la materia a livello subatomico e di far evolvere (o devolvere) a piacimento le forme di vita oltre all’abilità telepatiche e telecinetiche. Per via del livello dei suoi poteri, persino Galactus ha avuto difficoltà a sconfiggerlo.