Guardiani della Galassia Vol.3, il film dei Marvel Studios apre al primo posto in Cina superando le aspettative.
ll 3 maggio è uscito al cinema Guardiani della Galassia Vol. 3, il terzo e ultimo capitolo sulle avventure della squadra guidata da Star-Lord (Chris Pratt). Nel film Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora dopo gli eventi di Avengers: Infinity War, deve riunire intorno a sé la sua squadra per difendere l’universo dalla minaccia dell’Alto Evoluzionario, oltre a proteggere un membro del team.
Stando a quanto riportato dal The Hollywood Reporter, il film di James Gunn ha debuttato con 28 milioni di dollari in Cina lo scorso week-end, registrando un esordio maggiore di Guardiani della Galassia (21.3 milioni) ma decisamente inferiore a quello di Guardiani della Galassia Vol.2 (48.5 milioni). Anche se si tratta di un risultato che sarebbe stato considerato deludente prima della pandemia, molti analisti ed esperti del box-office considerano questa cifra alquanto promettente nell’attuale contesto cinematografico.
Nonostante ciò, il cinecomic dei Marvel Studios, in questo modo, è diventato il film hollywoodiano del 2023 con l’incasso più alto nel primo week-end nel mercato cinese, superando altri titoli come Ant-Man and The Wasp: Quantumania, Shazam! Furia degli Dei e persino Super Mario Bros. – Il film. L’unico film americano uscito di recente capace di incassare più di Guardiani della Galassia Vol.3 è stato Avatar: La Via dell’Acqua, che ha esordito con 57.1 milioni di dollari.
Negli ultimi anni, come sappiamo, il rapporto tra Hollywood e il mercato cinese si è fatto sempre più delicato. Dopo l’uscita di Avengers: Endgame – che ha incassato 629 milioni di dollari in Cina nel 2019 – pochissimi prodotti Marvel sono usciti nel territorio cinese. Secondo numerosi esperti del settore, infatti, il governo cinese ha istituito un vero e proprio “ban” ad ogni tipo di blockbuster, causando grandi danni economici alle varie major cinematografiche, che hanno sempre considerato la Cina come uno dei mercati più redditizi al mondo.
In alcuni casi, le major hanno deciso di tagliare tematiche LGBTQ+ per favorire l’uscita in Cina mentre la Disney ha deciso di non sottostare alle richieste delle autorità cinesi e di non censurare i propri film, motivo per il quale svariate pellicole – come Doctor Strange nel Multiverso della Follia o Thor: Love and Thunder – sono state bloccate in Cina e nei Paesi Arabi. A pochi giorni di distanza dal ritorno di Bob Iger come CEO della Disney, tuttavia, i film americani hanno finalmente ottenuto il via libera per l’uscita in Cina dopo quasi quattro anni di “ban” dal governo cinese.