Guardiani della Galassia Vol.3, Chukwudi Iwuji riflette sulla visione dell’Alto Evoluzionario: “È scontento di sé.”
ll 3 maggio è uscito al cinema Guardiani della Galassia Vol.3, il terzo e ultimo capitolo sulle avventure della squadra guidata da Star-Lord (Chris Pratt). Nel film Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora dopo gli eventi di Avengers: Infinity War, deve riunire intorno a sé la sua squadra per difendere l’universo dalla minaccia dell’Alto Evoluzionario, oltre a proteggere un membro del team.
Durante un’intervista con The Hollywood Reporter, Chukwudi Iwuji ha riflettuto sulle motivazioni dell’Alto Evoluzionario in Guardiani della Galassia Vol.3, fornendo il suo personale punto di vista sulla visione della vita e della società da parte del personaggio nel film:
“Io riesco a riconoscerlo dall’esterno, ma quello che lui non riesce a capire è che l’imperfezione è in lui. È profondamente infelice di sé stesso e lo proietta verso l’esterno. Rocket dice ‘Non voleva rendere le cose perfette. Odiava solo le cose così come sono.’ E ciò si riflette nell’Alto Evoluzionario, che lo sappia oppure no. Il dato di fatto è che è pieno di odio verso sé stesso e lo proietta all’esterno. Vedrà sempre l’imperfezione che sente il bisogno di aggiustare. Non si fermerà mai. È un obiettivo infinito e incessante, ed è per questo che ho pensato che questo tizio non dormisse. Non dorme mai. Conta solo il lavoro che lui crede debba essere portato a termine, non si ferma mai. Nel film, viene considerato quasi come una figura religiosa dai suoi seguaci. Ha un seguito monastico per il suo lavoro e nella sua testa pensa ‘Questo è il modo giusto.’ È quasi religioso, ed è andato oltre la scienza.”