Guardiani della Galassia

Guardiani della Galassia: l’ossessione di Rocket per gli arti prostetici è legata ai suoi amici? James Gunn risponde

Guardiani della Galassia, l’ossessione di Rocket per gli arti prostetici è legata ai suoi amici? James Gunn risponde.

ll 3 maggio è uscito al cinema Guardiani della Galassia Vol. 3, il terzo e ultimo capitolo sulle avventure della squadra guidata da Star-Lord (Chris Pratt). Nel film Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora dopo gli eventi di Avengers: Infinity War, deve riunire intorno a sé la sua squadra per difendere l’universo dalla minaccia dell’Alto Evoluzionario, oltre a proteggere un membro del team.

Una gag ricorrente nel franchise di Guardiani della Galassia è rappresentata dall’attrazione di Rocket Raccoon (Bradley Cooper) per gli arti prostetici, ossia braccia, gambe e occhi di natura meccanica o artificiale di cui sono dotati altri personaggi come il Soldato d’Inverno (Sebastian Stan) o i Ravagers.

Rocket: “Quel tipo lì. Mi serve la sua gamba artificiale.”

Star-Lord: “La sua gamba?”

Rocket: “Sì, il resto non mi serve: guardalo, è inutile.”

Star-Lord: “Va bene..!”

Guardiani della Galassia

In seguito all’uscita di Guardiani della Galassia Vol.3 molti fan hanno ipotizzato che l’attrazione di Rocket per le braccia meccaniche potrebbe derivare dal trauma legato alle sue origini e al suo passato. In risposta a un utente che gli ha chiesto di commentare questa teoria, James Gunn ha spiegato che probabilmente il ricordo di Lylla, Floor e Teefs – tutti provvisti di componenti artificiali aggiunte dall’Alto Evoluzionario (Chukwudi Iwuji) – ha contribuito allo sviluppo dell’ossessione di Rocket per gli arti prostetici: