Guardiani della Galassia, James Gunn svela la sua unica regola per le apparizioni di Rocket negli altri film del Marvel Cinematic Universe.
ll 3 maggio è uscito al cinema Guardiani della Galassia Vol. 3, il terzo e ultimo capitolo sulle avventure della squadra guidata da Star-Lord (Chris Pratt). Nel film Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora dopo gli eventi di Avengers: Infinity War, deve riunire intorno a sé la sua squadra per difendere l’universo dalla minaccia dell’Alto Evoluzionario, oltre a proteggere un membro del team.
Durante un’intervista con The New York Times, James Gunn ha parlato dell’arco narrativo di Rocket (Bradley Cooper) nel Marvel Cinematic Universe, svelando di aver prestato molta attenzione a un aspetto specifico del personaggio per le sue apparizioni negli film sugli Avengers e in Thor: Love and Thunder:
Sono stato molto, molto attento in tutti i film, inclusi i film degli Avengers, Thor [Love and Thunder] e tutto il resto, che Rocket non facesse mai una singola azione per una persona che non fosse sé stesso o uno dei suoi amici. Non è un eroe come il resto di loro. Moralmente parlando, è molto più stentato di quanto Nebula sia alla fine di Avengers: Endgame. Si è tagliato completamente fuori dal provare dei sentimenti per altre persone e alla fine del Vol.3, nel momento in cui si accetta prendendo con sé quei piccoli procioni e inizia a guardare le gabbie, capisce ‘Oddio, tutto è me. Siamo tutti parte di questo universo, e ogni vita ha uno scopo, un significato ed è degno di rispetto.’ Ecco chi è ora. Non è una persona cattiva, è solo un bravo ragazzo.