Hollywood

Gli studios di Hollywood avvisano, alcune serie TV rischiano la cancellazione in caso di mancato accordo con gli attori che scioperano!

Dopo una brusca interruzione due settimane fa, causata da “divergenze troppo grandi da colmare”, ieri sera AMPTP (l’associazione dei produttori e degli studios di Hollywood) ha ricominciato le trattative con SAG-AFTRA (il sindacato degli attori) per raggiungere un compromesso e stipulare un nuovo contratto collettivo che ponga fine allo sciopero in corso, iniziato lo scorso 14 luglio e che ha ormai superato i 100 giorni.

Stando a quanto spiegato da Variety in un nuovo approfondimento, nell’ultima serata sono stati fatti alcuni passi in avanti nelle trattative, ma non è stato ancora trovato un accordo. Inoltre, le major hanno avvisato di un grande problema: qualora non riuscissero a trovare un accordo e lo sciopero continuasse troppo a lungo, diverse serie TV potrebbero essere cancellate.

Secondo una fonte del sito, questa non si tratta di una minaccia diretta da parte degli studios, bensì di una semplice constatazione basata sui tempi di produzione televisiva: l’intero palinsesto TV per il prossimo anno rischia di saltare ed alcune produzioni potrebbero essere addirittura cancellate definitivamente dai network.

Uno dei motivi principali dei dissidi tra attori e produttori è la condivisione dei ricavi provenienti dallo streaming di film e serie tv sulle piattaforme: laddove il sindacato degli attori richiede una percentuale su ogni abbonato, gli studios (rappresentati dai quattro CEO delle più importanti major, ovvero Netflix, The Walt Disney Company, NBCUniversal e Warner Bros. Discovery) hanno proposto un’alternativa legata al successo dei contenuti in streaming con dei bonus apparentemente molto generosi.

Nelle prossime settimane gli studios dovranno presentare i risultati trimestrali delle loro aziende, evento durante il quale saranno costretti a rispondere alle domande degli azionisti che, sicuramente, chiederanno conto di quanto sta accadendo con il sindacato degli attori. Al contrario di Netflix, che non ha subito conseguenze immediate e che anzi festeggia l’aumento degli abbonati, gli altri studios stanno soffrendo di gravi perdite economiche e continui rinvii nel calendario delle prossime uscite.

Nonostante alcuni film siano stati rinviati e altri siano sull’orlo del rinvio, lo slittamento ufficiale dei titoli verrà annunciato solamente al termine dello sciopero, poiché gli studios non vogliono mostrare debolezza durante le trattative. I prossimi dieci giorni saranno vitali, poiché la situazione potrebbe precipitare ulteriormente; sia i produttori che il sindacato degli attori ne sono consapevoli, e iniziano a mostrare segni di stanchezza interno dopo così tanti mesi di stop forzato dal lavoro.

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