Doctor Strange 2: il regista Sam Raimi racconta la dualità bene-male del protagonista

Nel 2022 è uscito nelle sale Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il sequel dedicato alle avventure del Maestro delle Arti Mistiche interpretato da Benedict Cumberbatch. Il film, diretto dal leggendario Sam Raimi, vede il ritorno di Elizabeth Olsen nel ruolo di Wanda Maximoff alias Scarlet Witch ed è strettamente collegato agli eventi delle serie televisive WandaVision e Loki.

All’interno dell’artbook The Art of Marvel Studios’ Doctor Strange in the Multiverse of Madness, il regista Sam Raimi ha offerto la sua visione sul lato oscuro del personaggio:

Lui è una brava persona, ma ha i suoi problemi. A volte è un po’ egoista, arrogante, orgoglioso. Questo gli impedisce di essere un uomo impeccabilmente buono. Lotta con il suo lato oscuro e vuole conoscere il soprannaturale in un modo che qualche altro mago, che combatte per il bene, pensa sia immorale.

La lotta e l’accettazione del suo lato oscuro lo rende un personaggio interessante:

Qui c’è un grande conflitto con il personaggio. Lo trovo essere un personaggio in guerra con se stesso, cosa che siamo tutti. Quindi ci si può immedesimare, anche se è un supereroe. Troviamo Doctor Strange all’inizio del film come qualcuno che non solo ha attraversato la padronanza della magia, ma che ora ha a che fare con i risultati di una vita dedicata al proprio mestiere a discapito della sua vita personale.

Quindi penso che sia solo e un po’ sconvolto e non sia ancora venuto a patti con quelle cose che lo hanno fatto allontanare da quelli che ama, come la sua arroganza. Penso che lo abbiano isolato e questo lo abbia reso un po’ infelice. È qui che si trova ad inizio film. E nel corso di questo viaggio, troverà un modo per aprirsi e diventare un po’ più illuminato come essere umano.