Durante una lunga intervista con The Hollywood Reporter, il regista Marc Jobst (che ha diretto molteplici episodi di Marvel’s Daredevil) ha raccontato la sua esperienza sulla serie distribuita da Netflix tra il 2015 e il 2018, svelando numerosi retroscena inediti.
Riguardo alla “violenza” e al “tono maturo” delle serie Netflix, Jobst ha dichiarato:
I personaggi Marvel, se li radichi, li dimensioni e dai loro una fragilità umana – non intendo debolezza – allora il pubblico può crederci. Se li fai solo volare senza alcun senso e senza farli essere umani, allora sembra solo vietato ai minori. Per tantissime ragioni, voglio raccontare storie perchè credo che loro ci insegnano ad essere umani. Se prendi un personaggi e lo metti di fronte ad uno ostacolo, allora vuoi vedere come lo supera, così puoi imparare da quel personaggio e applicare la ‘lezione’ alla tua vita.
Charlie Cox e Vincent D’Onofrio sono tornati rispettivamente nei panni di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin nell’MCU, ma saranno in grado di adattarsi al rating PG-13 dei film piuttosto che al divieto ai minori delle serie Netflix?
Domanda interessante. Negli tre anni non ho parlato con nessuno di loro. Non so come stanno e come si stano approcciando alla versione Disney. Non riesco ad immaginare Charlie, Vincent e Jon che firmano per qualcosa che ritengono insignificante… Non lo farebbero. Quindi in qualche modo Disney li ha persuasi a fare questo viaggio con loro, e credo sia perché il materiale è buono.