Chris Hemsworth mette in dubbio il suo ritorno nei panni del Dio del Tuono dopo ‘Thor: Love and Thunder’.
Durante la produzione di Limitless, la docuserie di Disney+ e National Geographic, Chris Hemsworth (interprete di Thor nel Marvel Cinematic Universe) si è sottoposto a diversi test genetici che hanno portato alla luce quella che ha definito “la sua più grande paura“. L’attore, infatti, ha una predisposizione genetica per l’Alzheimer dieci volte superiore alla media: i test genetici hanno rivelato che Hemsworth ha due copie del gene AOPE4 (una da parte della madre e una da parte del padre). Secondo uno studio del National Institutes of Health, una persona su quattro è in possesso di questo gene, ma soltanto il 2% della popolazione li ha entrambi.
Questa scoperta, ovviamente, lo ha portato a riflettere sulla sua esistenza e sulla sua mortalità, spingendolo a prendere una decisione: una pausa dalla recitazione per un periodo di tempo non definito. Hemsworth, pertanto, ha cambiato idea sul suo futuro nei panni di Thor: inizialmente si diceva disposto ad interpretare il Dio del Tuono ancora a lungo, ma di recente ha affermato di volersi prendere “un po’ di tempo per sé“, dopo 10 anni di carriera in cui ha lavorato ininterrottamente.
In una recente intervista con Total Film, Chris Hemsworth ha parlato della sua esperienza su Extraction 2 e delle nuove tipologie di stunt che ha eseguito per il film targato Netflix. Durante la discussione, l’attore ha messo in discussione il suo ritorno nel ruolo di Thor nonostante la scritta alla fine di Thor: Love and Thunder:
È la cosa più difficile che abbia mai fatto. Non sto esagerando. Alla fine di una scena, aspiri aria come non hai mai fatto prima, e tutti si mettono in ginocchio. Ma è molto più gratificante. Mi piacerebbe molto prendere questo stile e integrarlo in un film Marvel, se mai dovessi farne un altro.