Nel corso di un’intervista realizzata da Collider durante il San Diego Comic-Con 2024, lo sceneggiatore Akiva Goldsman ha nuovamente confermato l’esistenza della “Schumacher Cut”, ovvero la director’s cut di Batman Forever (1995) affermando che qualche anno fa Warner Bros. stava effettivamente per rilasciarla, ma l’operazione non è andata a buon fine perché la major è stata venduta a dei nuovi gestori:
Ci sono alcuni VFX che devono essere completati e la musica deve essere ri-registrata. L’intero lavoro sarebbe costato 1 milione di dollari ed erano sul punto di farlo, ma poi la Warner è stata venduta di nuovo.
Nel 1995, Batman Forever uscì nei cinema e fu un gran successo, anche se non destinato a durare. Alla regia venne chiamato Joel Schumacher, un dichiarato fan del personaggio, che già aveva tentato in passato di trasporre “Batman: Anno Uno” di Frank Miller e David Mazzuchelli, per poi ritrovarsi alla direzione di un terzo capitolo della serie cinematografica iniziata dal leggendario Tim Burton.
Contrariamente a quanto ci si poteva aspettare però, il regista di film dal tono cupo e fortemente adatto al personaggio di Batman come Ragazzi Perduti (1987) ma anche di altri film acclamati come Un giorno di ordinaria follia, (1993) non portò su schermo l’Uomo Pipistrello dark che il pubblico generalista ormai conosceva e amava.
Ciò era dovuto soprattutto per via delle alle direttive della Warner Bros., la quale desiderava una storia più solare, con diversi costumi e mezzi di trasporto per gli eroi (adatti per le varie linee di giocattoli), un umorismo più presente con la star Jim Carrey nel ruolo di un Enigmista non dissimile nelle sue caratterizzazioni per The Mask (1994) o Ace Ventura (1994), ed una Gotham molto meno gotica e più simile ad un folle luna park al neon con tinte oscure.
I fan col tempo hanno sempre più spregiato questo film per la maggior parte, affossando definitivamente il franchise con lo storico flop del suo sequel: Batman & Robin (1997), chiudendo così la carriera di Schumacher con il Cavaliere Oscuro, ma c’era qualcosa sotto la superficie di Batman Forever che tutt’ora attende di venire allo scoperto.
Negli anni gli appassionati hanno scoperto quanto più oscura, seria e fortemente incentrata sulla psicologia di Bruce, fosse la sceneggiatura del film. Con incubi ricorrenti, il tentativo di redenzione dopo le morti che causò nei precedenti film, ma anche il suo credere che, infondo, fosse lui il vero responsabile della morte dei suoi genitori.
Come annotò suo padre su un quaderno rosso a malapena accennato dalla versione rilasciata in sala, Bruce ricorda in modo vivido una nota che lo tormenta, in cui Thomas scrisse che fu suo figlio a “costringere” i genitori ad andare al cinema, portandoli così ad essere uccisi da Jack Napier, come mostrato nel primo film (e nei flashback presenti in questo).
In questa versione della storia, il film poneva Bruce ed il suo rapporto con Batman al centro delle vicende, cosa che non venne fatta nei capitoli precedenti, nei quali si dava egual spazio ai villain (che però, va detto, erano veri e propri riflessi dell’eroe) come nella versione cinematografica di Batman Forever, dove il Crociato Incappucciato sembra addirittura diventare un personaggio secondario.
Ma il punto interessante sta nel fatto che questa versione venne effettivamente girata. Dal film vennero tagliate moltissime scene, ed i fan si sono in questi anni prodigati nel far sentire a gran voce il loro desiderio di vedere questa director’s cut grazie all’hashtag “#ReleaseTheSchumacherCut“, senza mai ricevere una risposta concreta dalla Warner.