Batman Forever

Batman Forever: la ‘Schumacher Cut’ più dark e di 3 ore esiste, ecco TUTTE le differenze e le scene inedite!

Ecco la lista di tutte le differenze tra la Schumacher Cut di Batman Forever e la versione cinematografica!

Nel 1995, Batman Forever uscì nei cinema e fu un gran successo, anche se non destinato a durare. Alla regia venne chiamato Joel Schumacher, un dichiarato fan del personaggio, che già aveva tentato in passato di trasporre Batman: Anno Uno di Frank Miller David Mazzuchelli, per poi ritrovarsi alla direzione di un terzo capitolo della serie cinematografica iniziata dal leggendario Tim Burton.

Contrariamente a quanto ci si poteva aspettare però, il regista di film dal tono cupo e fortemente adatto al personaggio di Batman come Ragazzi Perduti, ma anche di altri film acclamati come Un giorno di ordinaria follia, non portò su schermo il Batman dark che il pubblico generalista ormai conosceva e amava, soprattutto per via delle direttive della Warner Bros., la quale desiderava una storia più solare, con diversi costumi e mezzi di trasporto per gli eroi (adatti per le varie linee di giocattoli), un umorismo più presente con la star Jim Carrey nel ruolo di un Enigmista non dissimile nelle sue caratterizzazioni per The Mask o Ace Ventura, ed una Gotham molto meno gotica e più simile ad un folle luna-park al neon con tinte oscure.

I fan col tempo hanno sempre più spregiato questo film per la maggior parte, affossando definitivamente il franchise con lo storico flop del suo sequel: Batman & Robin, chiudendo così la carriera di Schumacher sul Cavaliere Oscuro, ma c’era qualcosa sotto la superficie di Batman Forever che tutt’ora attende di venire allo scoperto.

Come alcuni di voi sapranno, il regista girò un’altra versione, ben più cupa ed introspettiva, che è stata ribattezzata come “Schumacher Cut” e che finalmente è stata mostrata al pubblico grazie a Kevin Smith. Il noto regista, sceneggiatore, attore e fumettista è entrato misteriosamente in possesso di una versione della Schumacher Cut di ben 170 minuti, che ha mostrato in un evento privato presso il suo cinema!

Di seguito, la descrizione completa di questo montaggio intitolato “WORKPRINT 11/94“, risalente quindi a novembre del 1994, un anno prima dell’arrivo in sala.

Innanzitutto, si tratta di una sceneggiatura molto più seria e fortemente incentrata sulla psicologia di Bruce rispetto a quella vista al cinema. Con incubi ricorrenti, il tentativo di redenzione dopo le morti che causò nei precedenti film, ma anche il suo credere che, in fondo, fosse lui il vero responsabile della morte dei suoi genitori. Come annotò suo padre su un quaderno rosso a malapena accennato dalla versione rilasciata in sala, Bruce ricorda in modo vivido una nota che lo tormenta, in cui Thomas scrisse che fu suo figlio a “costringere” i genitori ad andare al cinema, portandoli così ad essere uccisi da Jack Napier, come mostrato nel primo film (e nei flashback presenti in questo).

In questa versione della storia, il film pone Bruce ed il suo rapporto con Batman al centro delle vicende, cosa che non venne fatta nei capitoli precedenti, nei quali si dava egual spazio ai villain (che però, va detto, erano veri e propri riflessi dell’eroe) come nella versione cinematografica di Batman Forever, dove Batman sembra addirittura diventare un personaggio secondario.

Al momento, il montaggio non è ancora completo, motivo per cui presumibilmente Warner Bros. non l’ha ancora mostrata pubblicamente.

Ecco la lista delle grandi differenze:

Innanzitutto, il film ha una colonna sonora completamente diversa, con alcune tracce (forse temporanee) del tema realizzato da Danny Elfman per Batman e Batman Returns (tra cui il tema di Catwoman dopo che viene menzionata da Chase e quello del Cavaliere Oscuro quando Bruce indossa per la prima volta il costume).

Il film inizia all’interno dell’Arkham Asylum, dove il Dr. Burton entra nella cella di Due Facce trovando al suo posto un uomo impiccato e la scritta “Il pipistrello deve morire” sul muro.

L’intera sequenza di apertura è diversa e subito dopo ci viene mostrata la vita privata di Bruce Wayne nella sua torre, dove riceve un gran numero di compiti e richieste da parte delle sue segretarie. Qui viene mostrata la scena in cui Edward Nygma presenta a Bruce Wayne il “box“, ovvero il suo dispositivo per manipolare le attività cerebrali che viene rifiutato dal protagonista per questioni etiche, facendo infuriare lo stesso Nygma.

È presente inoltre un’altra importante scena tagliata, ovvero il primo confronto tra Due Facce e Batman. Qui Bruce, dopo essere precipitato in acqua, vive una sequenza onirica dove rivive la morte dei suoi genitori, con le loro voci mentre lo chiamano che si sovrappongono in un montaggio a dir poco angosciante. Questa scena, definita “surreale” stabilisce perfettamente lo status di Bruce Wayne, un uomo letteralmente tormentato dai ricordi del suo passato.

Sono presenti poi svariate scene estese, con un gran numero di dialoghi tagliati dal montaggio cinematografico:

  • Due Facce chiama Batman “Killer” ed esclama “Se il pipistrello vuole giocare, allora giochiamo“, una frase presente soltanto in alcuni dei trailer.
  • Viene posto l’accento sull’odio di Nygma per Bruce Wayne.
  • Un furioso Robin colpisce sul volto Bruce, che rimane stoico dinanzi a lui mentre gli spiega con calma che farà di tutto per aiutarlo.
  • Viene mostrato il secondo incontro tra Chase Meridian e Bruce Wayne, con quest’ultimo che esclama “grazie per l’aiuto con Dick“, esplorando quindi l’affetto che Bruce prova per Robin e la voglia di aiutarlo dopo il suo trauma.
  • Dopo che l’Enigmista obbliga Batman a scegliere tra Chase e Robin, ci sono svariate scene inedite di Batman che scopre che il pavimento su cui si trova è in realtà un’illusione ottica e sotto di lui c’è un pozzo di lance. Qui ci sono anche dei dialoghi inediti, tra cui uno in cui esclama “la morte mi circonda, sempre“.
  • È presente inoltre una versione con tante frasi aggiuntive della scena finale dell’Enigmista, in cui impazzisce completamente e sostiene di essere Batman.

Un’altra scena importante presente in questa versione estesa è ambientata durante lo scontro finale: il confronto tra Bruce ed il pipistrello gigante. A seguito di una grave ferita, Bruce perde momentaneamente la memoria e non ricorda nulla di Batman. Insieme ad Alfred si reca nella Batcaverna e nota un piccolo ingresso scavato nel muro. Alfred esclama “le tue paure sono lì dentro” e lo incoraggia ad entrare per confrontare il passato. Qui Bruce entra in una vera e propria caverna piena di pipistrelli, guarda a terra e scopre il diario di suo padre che tormentava i suoi sogni.

Leggendo le note del padre, Bruce scopre che i suoi genitori avevano scelto volontariamente di andare al cinema la sera della loro morte per vedere un altro film rispetto a quello che voleva per forza vedere lui (“i cartoni di Bruce devono aspettare“). Dopo questa scoperta, Bruce scoppia in lacrime, realizzando che la morte dei genitori non dipende da lui ed esclamando più e più volte “non è colpa mia, non è colpa mia“.

Questo gli ricorda della sua crociata contro il crimine e della decisione di tornare ad essere Batman… ed è proprio in questo istante che avviene lo scontro con il pipistrello gigante, una creatura dal volto grottesco e terrificante e degli occhi rossi che fissano dritto in camera. Bruce lo guarda spavaldo, rimane impassibile ed alza le sue braccia per affrontarlo.

Terminata questa sequenza onirica, il protagonista esce dalla grotta, esclama ad Alfred “sono di nuovo Batman” ed esce accompagnato da tantissimi pipistrelli che si avvicinano in volo verso lo schermo fino.

Nel finale  del film, dopo che Batman si separa da Chase, vediamo quest’ultima mentre parla ad Alfred e le chiede “Batman continuerà a lavorare in questo modo per sempre?” ricevendo una risposta positiva.

Inoltre, sono state tagliate svariate scene sopra le righe, tra cui un dialogo in cui l’Enigmista chiede al protagonista “come fai ad essere contemporaneamente Bruce Wayne e Batman?“.

Anche se non è stata mostrata nel montaggio di Kevin Smith (in quanto girata ad inizio ’95),anche l’inquadratura finale prevista da Schumacher era diversa: proprio come gli altri due film sul Cavaliere Oscuro di Tim Burton, anche Batman Forever si sarebbe chiuso con i due protagonisti con i loro costumi intenti a scrutare i cieli di Gotham (come potete notare nell’immagine di seguito).

Al momento, tristemente, non è dato sapere se Warner Bros. rilascerà mai questa versione di Batman Forever.