Ant-Man and The Wasp: Quantumania, Paul Rudd sui benefici del “The Volume”: “Sembrava di essere su un altro pianeta”

Ant-Man and The Wasp: Quantumania, Paul Rudd ha parlato dei benefici della tecnologia “The Volume”: “Sembrava di essere su un altro pianeta.”

Il 15 febbraio 2023 uscirà al cinema Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il terzo capitolo sulle avventure di Scott Lang (Paul Rudd) e di Hope van Dyne (Evangeline Lilly) che inaugurerà la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. Nel film la famiglia Pym si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e ad affrontare il pericoloso Kang il Conquistatore, interpretato nuovamente da Jonathan Majors dopo il suo debutto in Loki.

Durante la sua ultima apparizione al The Tonight Show Starring Jimmy Fallon, Paul Rudd ha parlato della sua esperienza sul set di Ant-Man and The Wasp: Quantumania col The Volume, la rivoluzionaria tecnologia brevettata dalla Lucasfilm per The Mandalorian e utilizzata dai Marvel Studios anche per Thor: Love and Thunder e Guardiani della Galassia Vol.3:

Alcuni giorni abbiamo usato una cosa chiamata ‘The Volume’, e quando giravamo le persone dicevano ‘Sai, oggi gireremo con il Volume.’. È una nuova tecnologia. Sai, normalmente si gira circondati da blue screen ma questa tecnologia è uno schermo a LED che avvolge un intero palco sonoro. Così hanno cercato di renderlo il più simile possibile al Regno Quantico, e avevamo qualcuno a cui reagire. È stato folle andare in questi studi perché sembrava che fossimo nello spazio. Era veramente assurdo. Hanno usato della sporcizia perché volevano che ci fossero più effetti pratici possibile. Sembrava di essere realmente su un altro pianeta.”

Per chi non lo sapesse, tramite questa tecnologia (basata sulla real projection già esistente) è possibile creare uno spazio che permette agli attori di interagire con degli sfondi realizzati in digitale invece di aggiungerli direttamente nel film in fase di post-produzione. Ciò migliora notevolmente l’illuminazione e la qualità visiva e permette al team di sviluppo di creare digitalmente tutti gli sfondi (modificandoli e renderizzandoli in tempo reale) e di proiettarli sugli schermi, rendendo tutto l’ambiente più “reale.” In termini pratici, da una parte questo dà la possibilità agli studios di girare al chiuso e di garantire una sicurezza maggiore per cast e crew in tempi di Covid (in quanto si troveranno in un ambiente protetto, controllato e sanificato quotidianamente, lontano da fan e paparazzi) e dall’altra parte permette di migliorare ancora di più la qualità visiva e soprattutto l’illuminazione, mettendo in secondo piano il classico green/blu screen.