Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il supervisore dei VFX svela i dettagli della creazione di M.O.D.O.K.
Il 15 febbraio è uscito al cinema Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il terzo capitolo sulle avventure di Scott Lang (Paul Rudd) e di Hope van Dyne (Evangeline Lilly) che inaugura la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. Nel film la famiglia Pym si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e ad affrontare il pericoloso Kang il Conquistatore, interpretato nuovamente da Jonathan Majors dopo il suo debutto in Loki.
In un’intervista con befores & afters, Jesse James Chisholm, supervisore degli effetti visivi di Ant-Man and The Wasp: Quantumania alla Digital Domain, ha parlato a ruota libera della creazione di M.O.D.O.K. nel film dei Marvel Studios. Il dipartimento di sviluppo visivo dei Marvel Studios, guidato da Andy Park e Ryan Meinerding, ha realizzato diversi design per il personaggio:
“Una versione che abbiamo valutato era un M.O.D.O.K. scheletrico senza flusso sanguigno che sembrava mezzo morto. Penso che Peyton [Reed] si sia reso conto del peso di questo personaggio in quanto aveva bisogno di recitare delle linee di dialogo e ricevere delle risposte emotive, a prescindere che fosse empatia o risate da parte del pubblico. Così non appena abbiamo ottenuto le scansioni facciali di Corey [Stoll] e abbiamo iniziato a scolpirlo digitalmente e a raccogliere i dati della telecamera frontale, abbiamo iniziato a capire che avevamo bisogno di mostrare Corey. Peyton disse ‘Bene, voglio più Corey possibile là dentro.'”
La forma della testa di Corey Stoll (interprete di Darren Cross nell’MCU), secondo Chisholm, ha reso l’incarico particolarmente difficile:
“La testa di Corey è super ellittica, così ci siamo detti ‘Oddio, cosa succederà quando lo estenderemo il suo volto?’ Abbiamo considerato tutte le diverse dimensioni dei suoi occhi e del naso. Abbiamo mantenuto i suoi pori della pelle, abbiamo mantenuto i suoi veri occhi, abbiamo mantenuto il suo vero naso e il rapporto con i loro occhi. In fin dei conti si trattava di trovare la giusta dimensione di ogni elemento. La sua bocca era la cosa più esasperata.”
Il personaggio, inoltre, è stato interpretato sul set dall’attore Mark Weinman per permettere ai membri del cast di interagire dal vivo con il villain:
“Il supervisore degli effetti speciali Paul Corbould e il suo team hanno stampato un modello a grandezza naturale di M.O.D.O.K. e lo hanno messo su delle rotelle affinché potessimo portarlo in giro e vedere quanto fossero vicine le cose rispetto a lui. Penso che abbia aiutato tutti gli attori a capire ‘Porca miseria, questo tizio è enorme!’ Abbiamo mantenuto quelle dimensioni, e poi abbiamo messo Mark nella parte del volto. Abbiamo fatto dei buchi, e abbiamo usato delle telecamere per tutti i riflessi che abbiamo rimesso negli occhi, come uno nella parte posteriore non solo per sicurezza ma anche se avevamo bisogno di qualcosa per quanto riguarda la superficie metallica.”
“Mark indossava due impianti simili a Steadicam, ed era un impianto molto pesante con una circonferenza intorno a lui in modo tale che nessuno avrebbe penetrato il suo spazio e avrebbe potuto muoversi tranquillamente. Ha dato al direttore della fotografia Bill Pope la possibilità di inquadrarlo per bene.”
“Mark ha iniziato a recitare le linee di dialogo come quelle di Corey. Poi abbiamo fatto la motion capture con Corey e l’abbiamo messo in una tuta, in modo da poter ottenere tutta la sua gestualità nel movimento del braccio. Volevamo davvero coinvolgere Corey il più possibile e dare agli animatori un buon vantaggio.”
Sotto la supervisione di David Hodgins, il team della Digital Domain ha iniziato a tradurre il performance di Corey Stoll ottenuta tramite la motion capture sul costrutto digitale di M.O.D.O.K., un processo che a quanto pare si è rivelato piuttosto impegnativo:
“Come facciamo a esprimere le sue emozioni e come le possiamo trasmettere da questo personaggio che è realmente limitato e confinato? E persino con la mascella, c’erano delle cose in cui il personaggio era limitato e abbiamo dovuto comprimerlo. Ha circa 200 combinazioni di forme con cui abbiamo cercato di pasticciare, e poi di animare a mano per portare il più possibile Corey. È stata una grande sfida, ma molto divertente.”
“Utilizzando Maya per il design e Mari per la texture, gli artisti hanno costruito gli occhi del personaggio a mano, fino ai condotti lacrimali e alle pieghe all’interno dell’occhio. Il team poi ha utilizzato V-Ray’s Random SSS skin shader, che mantiene le forme base del viso e permette ai dettagli dei pori fini di essere più leggibili.”
“Una volta che il team ha iniziato a lavorare sulla versione finale di M.O.D.O.K., la biblioteca dati è stata attivata dal sistema Weighted Pose Space Deformation di proprietà di Digital Domain, che calcola le differenze di deformazione dei bordi per guidare le mappe in modo che non sia necessario nessun input d’animazione. Il team ha chiuso il tutto aggiungendo un monitor del battito cardiaco (che cambia nel film se necessario), una maschera da battaglia in metallo ispirata alle radici fumettistiche del personaggio e una manciata di armi futuristiche create per adattarsi alle specifiche del film.”
Nonostante le critiche mosse dai fan, Chisholm si è dichiarato orgoglioso e soddisfatto del risultato finale:
“Seduto nel teatro, il momento ‘aha’ per me è arrivato nella scena della morte di M.O.D.O.K con lui che si rivolge a Scott dicendo ‘Sei sempre stato un fratello per me, almeno sono morto da Avenger.’ È stato allora che ho capito, ‘Oh, funzionerà. Funzionerà.'”