Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il produttore spiega la prima scena dopo i titoli di coda del film

Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il produttore ha commentato la prima scena dopo i titoli di coda del film dei Marvel Studios.

Oggi è uscito al cinema Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il terzo capitolo sulle avventure di Scott Lang (Paul Rudd) e di Hope van Dyne (Evangeline Lilly) che ha inaugurato la Fase 5 dell’Universo Cinematografico Marvel. Nel film la famiglia Pym si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e ad affrontare il pericoloso Kang il Conquistatore, interpretato nuovamente da Jonathan Majors dopo il suo debutto nella serie Loki.

La prima scena post-credits si apre in una sconosciuta location futuristica, in cui delle oscure figure si muovono nell’ombra. Molto presto scopriamo che si tratta di altre varianti di Kang: la prima indossa un classico copricapo a righe da faraone, la seconda indossa un alto cappello; si tratta di alcune tra le più importanti varianti di Kang, ovvero Rama-TutImmortus. I due sono affiancati da una terza variante, un androide con il corpo metallico e il volto ringiovanito, che potrebbe essere vagamente ispirato a Scarlet Centurion o a L’Arcano.

Nei fumetti Kang è conosciuto con molti nomi, poiché viaggiando attraverso il tempo e le realtà alternative ha sempre avuto differenti alter-ego. Sulla Terra-6311, Kang ha scoperto la tecnologia per i viaggi nel tempo progettata da Victor Von Doom alias Dottor Destino (storico villain dei Fantastici Quattro) e si è spostato nell’antico Egitto sulla Terra-616, la linea temporale “principale” dell’Universo Marvel, dove è salito al potere con l’identità del brutale faraone Rama-Tut.

Kang ha avuto anche un breve periodo come supercriminale di nome Scarlet Centurion (il cui logo ricorda le clessidre della TVA), con un’armatura ispirata a Doctor Doom. Tra le altre identità assunte da Kang nel corso del tempo troviamo il giovane eroe Iron Lad (che è stato anche membro degli Young Avengers), Immortus (una sua versione anziana ed estremamente pericolosa) e, a volte, anche Doctor Doom stesso. Ma è stato solo quando ha viaggiato accidentalmente in un quarantesimo secolo bellicoso e dopo aver assistito al potenziale distruttivo della tecnologia che ha ufficialmente adottato il nome Kang, iniziando una crociata per conquistare ogni linea temporale.

La scena si chiude con un’inquadratura di una gigantesca arena piena di migliaia e migliaia di varianti di Kang, pronte a scatenare una Guerra del Multiverso contro l’umanità e contro gli Avengers.

Nel corso di un’intervista esclusiva con Screen Rant per promuovere Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il produttore Stephen Broussard ha commentato la prima scena dopo i titoli di coda del film di Peyton Reed, anticipando le ripercussioni sul futuro del Marvel Cinematic Universe:

“Penso che ciò che renda Kang così pericoloso sia il fatto che siamo quasi intrappolati in una guerra degli dèi. Esistono chiaramente in questo stato elevato. [Le varianti di Kang] hanno decifrato il codice del multiverso, come ci spiega Colui Che Rimane, e hanno formato questa scomoda alleanza. Ma non va sempre bene, ed è per questo che bandiscono Kang nel Regno Quantico.”

“E l’umanità, come dicono [nella post-credits], sta cominciando a graffiare la porta del multiverso. Siamo stati protetti. Siamo stati isolati in quello che mi piace chiamare il nostro ‘terrario’, che è l’analogia che abbiamo usato nella prima stagione di ‘Loki.’ Quella porta è stata buttata giù, che è quello che abbiamo visto con gli eventi di [Spider-Man] No Way Home e gli eventi di [Doctor Strange nel] Multiverso della Follia. E c’è un caos che genera tutto ciò; il caos delle possibilità e il caos di cose diverse che si scontrano è davvero spaventoso per me.”